Qui e Ora… perché…

QUI & ORA… e le illusioni…

“La differenza tra i piccoli e gli adulti, sta solo nel costo dei giocattoli”.

Nel qui e ora possiamo vedere la realtà delle cose, possiamo imparare a vedere dove realmente si svolge tutto, possiamo comprendere il piano, il livello al quale la vita si origina… cioè dentro di noi ma non nei nostri pensieri (che sono solo una manifestazione pre-materiale), bensì nelle nostre esigenze emotive… ovvero, nella esigenza che ha nostro inconscio di mostrarci delle emozioni che Lui non è riuscito e non riesce ancora a gestire nel giusto modo.

Tutto è originato dal nostro inconscio, pochissimo di quel che ci accade è generato dalla nostra volontà mentale, quasi tutto è invece originato dalla volontà inconscia, direttamente, ma molto sottilmente, molto in profondità, ad una profondità alla quale è difficile scendere perchè… come dice Pier Giorgio Caselli, ci vuole coraggio…

Ci vuole il coraggio di prendersi la responsabilità della propria vita e soprattutto di tutto quello che in noi non va bene, di tutte le “colpe” che fin’ora abbiamo continuamente (e comodamente) dato agli “altri”, quegli altri che invece, non hanno fatto altro che “ubbidire” inconsciamente e inconsapevolmente alle richieste del nostro inconscio, le richieste di farci vivere quelle emozioni che Lui vuole capire e comprendere, emozioni che vuole che noi gli spieghiamo per poterle utilizzare in modo fluido nella vita di tutti i giorni. (leggi anche questo articolo http://osservazionequantica.altervista.org/siamo-attori-sul-palcoscenico-dove-vanno-scena-le-emozioni/ )

Le risposte sono tutte dentro di noi, tutte ma proprio tutte.

Però dobbiamo avere il coraggio di fare quel primo passo in profondità, dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia le nostre paure e renderci conto del fatto che, tutti quelli che hanno a che fare con noi quotidianamente e ci propongono continuamente emozioni, sono solo dei nostri incaricati inconsapevoli… e che la stessa cosa facciamo noi per gli altri… per tutti gli altri… inconsapevolmente… sempre. (leggi anche questo articolo http://osservazionequantica.altervista.org/attori-registi-inconsapevolmente/ )

Ognuno di noi ha delle predisposizioni più accentuate verso un certo tipo di comportamento, lo stesso è per tutte le persone con le quali abbiamo a che fare quotidianamente, ma è come quando un regista sceglie l’attore A invece dell’attore B perchè per quella parte ben precisa è meglio il primo attore… l’attore A.

Così noi scegliamo (inconsapevolmente) quelli che, per Karma o per blocchi emotivi tutti loro e personalissimi possono interpretare meglio la parte che ci serve vivere, per riprodurre meglio nel mondo materiale quella emozione che non siamo riusciti fin’ora a comprendere.

Gli attori, li scegliamo bene, siamo noi che attiriamo (inconsapevolmente) sempre quello stesso genere di persone, come calamite, possiamo cambiarne quanti ne vogliamo nel corso della vita ma, se l’emozione che quel genere di persone (attori inconsapevoli) ci procura non la comprendiamo e non la risolviamo, continueremo a trovarcene davanti, sempre di più incisivi, più tosti, più precisi… (leggi anche quest’altro articolo per comprendere meglio questo passaggio http://osservazionequantica.altervista.org/chi-scappi/ )

si, più va avanti la storia del non voler comprendere l’emozione che emerge con quel genere di persone (ponendo l’attenzione nella direzione sbagliata, cioè dando la colpa agli attori, alle persone, agli altri), più il nostro inconscio lavorerà per trovarci sempre “attori” migliori, più efficaci…

Non sempre ce ne accorgiamo del fatto che il secondo è peggio (ma sarebbe meglio dire più efficace) del precedente, perchè anche la nostra asticella della sopportazione si alza man mano che andiamo avanti… in un certo senso ci abituiamo alla sopportazione, ma questo non è una buona cosa… è un pò come l’illusione del pensiero positivo che ormai sappiamo bene che, così come viene presentato solitamente… non risolve nulla… anzi… sotto sotto… prima o poi si scoppierà… magari anche in malattia. (Hamer insegna che ogni malattia è il frutto di emozioni non comprese, di conflitti interiori non risolti a livello di comprensione psicologica).

Qui e Ora… Qui e Ora…

Lo dicevano sempre i maestri del passato che, giustamente, oggi comprendo perchè non dicevano molto più di questo.

Nel, “qui e ora”, cioè osservando attentamente quel che succede adesso, dentro di noi, abbiamo la possibilità prima o poi di renderci conto del collegamento tra quel che succede nel mondo materiale e quel che è appena successo nel mondo emotivo interiore.

E’ tutta lì la chiave di lettura della vita.

Quel che succede nel materiale è una manifestazione (o una ricerca di situazioni risuonanti nel mondo materiale) delle nostre emozioni ed ha solo ed esclusivamente questo scopo… il materiale serve a produrre, a materializzare le emozioni che il nostro bambino interiore vuole vivere…

Nel bene e nel male, è quel che vuole Lui.

Un carissimo amico mi ha fatto tornare in mente una frase che dicevo fin da ragazzino… quando vidi un operaio di mio padre che letteralmente si divertiva con il nostro trattorone gigante mentre lavorava…

La differenza tra i piccoli e gli “adulti”, sta solo nel costo dei giocattoli…

La vita si ripete sempre uguale, sempre all’insegna di quel che il nostro bambino interiore vuole farci vivere.

La ricerca per un futuro migliore, dovrebbe partire (e mirare) solo… e sottolineo SOLO dalla ricerca di un contatto diretto con il nostro bambino interiore per poterlo comprendere, per potergli far comprendere quel che non ha compreso nell’infanzia e portarlo alla maturità emotiva di oggi… così da avere la “magia” delle sue potenzialità immense unite alla maturità della mente “vissuta” di oggi

La mente dovrebbe svolgere solo il compito di osservatore, per accorgersi di cosa il bambino interiore sta manifestando nel quotidiano, per comprenderlo, e guidarlo verso la sua maturità.

Noi tutti viviamo immersi in un sistema sociale che, se adesso l’abbiamo compreso, è totalmente governato dalle emozioni.

Tutti gli altri compiti che diamo alla mente, non sono di sua competenza, per questo motivo la vita ad un certo punto diventa un disastro, per questo le persone più istintive, spesso, pur contro ogni logica riescono nella vita mentre i più grandi “ragionatori” si inguaiano nei loro stessi conti matematici… inutili… in un mondo che nella realtà, pure nei mille ragionamenti, è governato sempre e totalmente dalle emozioni.