i bambini sono la nostra salvezza spontanea.

I figli hanno il nostro stesso DNA fuso con quello di un’altra persona. 50% e 50%.
 
Quindi le nostre stesse memorie cellulari, cioè le nostre stesse “pressioni emotive interiori”.
 
Allevandoli, abbiamo l’opportunità di rivedere una buona parte di noi stessi mentre si forma e quindi anche l’opportunità preziosa di rivedere attraverso loro come si è formato il nostro personale inconscio.
 
I figli ci costringono ad entrare nel loro linguaggio, ci costringono a rivedere il linguaggio dei piccoli, ci costringono a rivedere quel linguaggio che abbiamo dimenticato e, proprio l’aver dimenticato questo linguaggio è la causa di tutti i mali.
 
Non riusciamo a richiamare i ricordi d’infanzia proprio perchè pur rivedendoli non li “sentiamo dentro” con la stessa emotività con la quale li abbiamo vissuti e quindi memorizzati.
 
L’inconscio è parte di noi, è quella parte di noi che controlla il 99,987% della nostra vita.
Quel 5% che la “scienza” dice che è gestito dalla mente non è così, in realtà sono quelle “abbastanza rare” volte in cui la mente riporta in superficie un messaggio inconscio e “lo fa suo”, cioè… anche quel che pensiamo di aver pensato mentalmente è comunque un prodotto del nostro inconscio.
 
L’inconscio è tale perchè è una parte di noi di cui NON siamo consci (lo so che detta così sembra una banalità).
NON ne siamo consci perchè non sappiamo più comprenderlo oppure perchè ci siamo allontanati da quel linguaggio.
 
Hai notato che i bambini sembra che vivano in una dimensione parallela?
Hai notato che i bambini parlano letteralmente un’altra lingua?
Hai notato che i bambini vedono nel nostro mondo cose che noi NON vediamo?
Hai notato che i bambini NON vedono nel mondo le cose che invece noi “adulti” vediamo?
 
L’inconscio è la nostra MEMORIA DI quello che eravamo quando eravamo come loro, di QUANDO NOI ERAVAMO BAMBINI.
 
I bambini ci danno l’opportunità di ripercorrere quel viaggio dentro di noi e i figli in particolare ci danno l’opportunità di rivedere esattamente il nostro percorso d’infanzia donandoci poi anche la possibilità di comprendere quel che non comprendemmo nella nostra infanzia.
 
Loro, con il loro linguaggio, spontaneo come lo era il nostro alla loro stessa età, ci insegnano la loro lingua, quella lingua che abbiamo dimenticato e che è la chiave di lettura di tutta la nostra vita.
 
I bambini, e soprattutto i figli, sono il dono che ci permette di capire il nostro inconscio in modo spontaneo e naturale… con la maturità dell’adulto che siamo oggi e con l’amore per il figlio che stiamo accudendo, allevando, guidando adesso… ma in realtà, noi riprendiamo in mano, attraverso loro, la nostra vita infantile dimenticata.
 
Loro sono il nostro faro interiore, quel che ci permette in modo naturale di rivedere noi stessi nel corso della vita.
 
Accudendo loro, noi accudiamo la nostra parte bambina rimasta incompresa
 
Comprendendo loro noi comprendiamo noi stessi e diventiamo maestri di noi stessi permettendo a noi stessi di far riemergere quel che non sappiamo interpretare (e questo è uno dei tanti errori che facciamo IN NOI STESSI, interpretare, voler interpretare con un linguaggio adulto le cose memorizzate con un altra lingua).
 
Capire il proprio inconscio dalla posizione di genitori è molto più facile che capirlo senza avere avuto figli… ma se risultati concreti, almeno sulla salute, nel proprio corpo, se risultati concreti non stanno arrivando… è probabile che ci stia sfuggendo ancora qualcosa di prezioso e importante.
 
Buona AutoOsservazione… e buona osservazione di tutti i bambini del mondo… e soprattutto per chi ne ha la fortuna… buona “osservazione profonda” dei propri figli.
aggiungo degli allegati per completare il concetto.