bambini e blocchi emotivi

I blocchi emotivi sono sostanzialmente tutte le cose che il bambino ha vissuto e non ha capito per intero.

 

Sono scene di vita quotidiana che la poca esperienza del bambino non ha permesso di comprendere completamente come invece sarebbe stato normale per un adulto.

Sostanzialmente, non si sono formate tutte le sinapsi per gestire quel ricordo, c’è una mancanza, c’è qualcosa… o meglio, manca qualcosa, che in futuro chiederà comprensione, provocherà la necessità di completare l’esperienza e lo farà nella vita quotidiana dell’adulto che sarà.

Ogni volta che per gioco o per necessità o per stupido ego (guardate com’è maturo mio figlio!!) si forza un bambino a fare cose da grandi, lo si espone alla possibilità di generare dei blocchi emotivi.

Il bambino potrà anche fare delle cose da grandi, ma saranno inevitabilmente delle stronzatine che comunque non comprenderà fino in fondo e che… in futuro, inconsciamente, vorrà comprendere.
Per costruire una società migliore si dovrebbe davvero invertire tutto.

 

I grandi dovrebbero imparare i giochi dei bambini invece che costringerli a fare i giochi dei grandi (i.pad, giochi elettronici vari e tutta quella roba che allontana dalla creatività e dalla spontaneità)

 

Provocatoriamente direi che, le fabbriche di giocattoli dovrebbero essere gestite dai bambini sotto i 13 anni che non hanno mai avuto esperienze di giochi “moderni”, almeno nei reparti di ricerca e sviluppo.

 

Ovviamente è una metafora, una provocazione voluta ma, per spiegare che i grandi, non dovrebbero mai interferire nella vita dei piccoli con il proprio ego, proponendo il giocattolo che rende più orgoglioso il genitore, che sia una sceneggiata nella quale si dimostra la grandezza del figlio o che sia un giocattolo costoso o altro ancora… ma dovrebbero ascoltare e permettere al piccolo di essere libero nel suo mondo di creazione armonica e spontanea senza costrizioni e soprattutto, mai pretendere una crescita accelerata, una maturità prematura, mai pretendere che diventino grandi prima del tempo.

 

Diventerebbero persone incomplete, magari anche geniali in qualche “settore della vita”, ma comunque, decisamente persone incomplete, come quasi tutti i geni che vediamo in giro, persone geniali ma carenti in altre aree che a volte sono di maggior importanza esistenziale.