Un modo per cambiare

Cambiare se stessi.

Domanda:

Sei la stessa persona di vent’anni fa?
Sei cambiato negli ultimi vent’anni?

Come hai fatto a cambiare?

Ti rendi conto che sei cambiato?

Rendersi conto del fatto che si cambia sempre e comunque è importante, perché significa rendersi conto che si può cambiare.

Non dico che puoi cambiare e diventare quello che vuoi con tutte le tue pretese più improponibili, che non oso immaginare, ma sicuramente c’è, in tutti noi, la possibilità e capacità di cambiare.

Ovviamente qualcuno adesso dirà che è “normale”, passa il tempo, si invecchia, tutti cambiano per questo … vabbè, non è quello che volevo dire…

Certamente, se crediamo che il cambiamento dipenda solo da fattori esterni, chiudi qui e ritorna a fare quello che hai sempre fatto.
Non sto scherzando!

 

Sei ancora qui? Stai ancora leggendo?

Ok
Quindi intuisci che c’è una parte del cambiamento che non dipende solo da fattori esterni, c’è qualcos’altro, che magari può essere in tuo potere.

Si, c’è qualcosa in tuo potere che puoi fare per indirizzare un cambiamento.

Ciò che facciamo, determina ciò che siamo.
Ciò che siamo, determina ciò che facciamo.

Non è un gioco di parole, è la realtà.

Bruce Lipton dice che la genetica influenza la mente, come la mente può influenzare la genetica.
Si, la tua mente, se “ben usata”, può cambiare la tua genetica.

Per cambiare, la cosa è più semplice di quanto si possa immaginare, per cambiare, basta cambiare!
Troppo facile, vero?

No, fin quando si scherza, ok, ma qui divento serio.

È vero che per cambiare, basta cambiare, ma la cosa è un po’ più elaborata.

Non si può cambiare in modo diretto e in pochi giorni qualcosa che è costato un impegno di vent’anni, seppur “inconsapevole” e “dannoso”.
Ogni cambiamento vero ha bisogno di un “processo”, ha bisogno di creare nuove connessioni nel nostro cervello altrimenti andremmo facilmente in crisi invece di stare meglio.
Una vita diversa, seppur apparentemente migliore, ha bisogno di un periodo di adattamento.
Questo lo sa bene chi ha fatto più di un trasloco.

Creare nuovi percorsi.
I nuovi percorsi bisogna crearli prima in sé stessi, nella propria testa, nelle proprie abitudini, nelle parole che rimuginiamo più frequentemente in “testa”, nelle proprie intenzioni.

Le intenzioni, ci avete mai pensato?

Cambiare tutto senza cambiare (apparentemente) nulla.

Un cambiamento diretto produce “resistenze”, prima di tutto in noi stessi, ma poi anche nel mondo circostante.

Con le resistenze interiori si può anche fare pressione e “vincerle” per un po’, ma quando il “mondo là fuori” comincia a mettersi di traverso, le cose si fanno difficili e finiamo per abbandonare “il progetto”, spesso dopo aver anche fatto qualche apparente danno.
Probabilmente sarà anche una buona scusa per liberarsi dallo sforzo di questo cambiamento
dì la verità .

 

E vabbè

Dicevamo, dovremmo riuscire a cambiare tutto, senza cambiare (apparentemente) nulla. Non è utopia.

Dicevamo che, bisogna cambiare le abitudini e bisogna badare alle parole che vorticano incontrollate in testa e bisogna badare anche (e in realtà soprattutto) alle intenzioni.

Se facciamo una analisi di tutti i comportamenti abitudinari collegati a ciò che vorremmo cambiare, vediamo che alcune sono tutto sommato blande, frivole, “stupidine”, insomma, eliminabili.

Ecco, si comincia da qui, fai l’elenco, scrivile tutte quelle che ti vengono in mente.
Scegline una e prendine un’altra a caso, sii sincero, deve essere a caso. Il caso non esiste, quella scelta a caso in realtà l’avrà scelta il tuo inconscio, lascia che anche lui partecipi a questo lavoro, consapevolmente.
L’intenzione è importante.
L’intenzione è forse ancora più importante delle piccole azioni che hai scelto di cambiare.

Se cambi questi “aspetti secondari” con la consapevolezza che stai iniziando a cambiare ciò che “non ti piace” di te, se tieni la tua intenzione ben presente ogni volta che farai diversamente quelle due azioni quotidiane che ti sei impegnato a “cambiare”, inconsapevolmente, tu starai “creando” nuove connessioni verso un nuovo modo di stare al mondo.

Detto questo, è importante puntualizzare una cosa estremamente importante!

Tu, stai creando nuove connessioni, nuove coordinate, un nuovo modo di stare al mondo, nuove strade.
Se nella tua intenzione c’è una gran quantità di Ego, lo stai rafforzando, gli stai creando altre possibilità di manifestarsi in futuro nella tua vita.
Se nella tua intenzione c’è rabbia o frustrazione o senso di rivalsa o comunque qualcosa di poco raccomandabile, sappi che gli stai creando una nuova autostrada per manifestarsi nella tua vita futura, nella nuova realtà che stai cercando di costruirti.

Ti conviene?

L’intenzione insieme all’azione ripetuta crea nuovi percorsi neuronali, l’azione in sé cambierà una parte della manifestazione esterna, il modo in cui tu ti adagerai nel nuovo mondo che ti stai creando.

Il modo di goderti ciò che avrai dopo aver cambiato le tue abitudini, sarà determinato dalle tue intenzioni durante il cambiamento di quella lista di abitudini.

Se la tua intenzione è sana, è corretta, è giusta, vai avanti e smonta quel castello di abitudini che tenevano in piedi il personaggio che vuoi cambiare.

Man mano che le nuove abitudini si stabilizzano, attingi alla tua lista e prendine di mira altre due, sempre una scelta e l’altra “a caso”.

Buon lavoro, buon cambiamento, ma in tutto questo, anche e sempre buona AutoOsservazione.

 

(Ps. Per me questo è un “lavoro in corso”, per questa volta non ho scritto di qualcosa di già sperimentato, vissuto e collaudato come faccio di solito. Lavoriamo insieme)

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