Studiare & Provare

Ogni giorno qualcosa di meno, non qualcosa di più: sbarazzati di ciò che non è essenziale.

Bruce Lee

A parole “mie”…

Per arrivare (ritornare) a te stesso devi studiare (e provare) tantissimo, tanti libri, tanta conoscenza, tanti “sacrifici”, tanti esercizi, tante prove…

Poi però, arriva un momento in cui… se non dimentichi tutto, se non ti liberi da tutto quel bagaglio di conoscenza e pensieri che ti ha portato fin lì, non potrai fare quell’ultimo (primo) passo dentro di te.

Per questo motivo insisto a dire di…

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…Affinché tutto possa accadere spontaneamente perché non hai più bisogno di pensare.

 

Nello… studiare&provare… Accade spontaneamente che pian piano cominci a “sentire” dentro di te le cose che ti accadono, le cose che dici, le cose che pensi… è qualcosa che non si può spiegare sufficientemente bene con le parole, è qualcosa che devi proprio “sentire” dentro.

Ogni cosa che “ci passa per la testa”, ha un effetto fisico in noi, nel nostro corpo…
Nello… studiare&provare, si arriva a sentirlo sempre più limpido, chiaro e spontaneo… nel corpo.

Quando non si avrà più il bisogno di ragionare su un pensiero, perché semplicemente tu quel pensiero lo “senti dentro”, il passo successivo diventa facile…

…il passo successivo è non (avere più il bisogno di) pensare…

Il passo successivo è la libertà totale da ogni necessità di interpretazione dei messaggi che le persone e il mondo intero ci mandano continuamente.

La capacità di ascoltare in modo puro attraverso tutto il nostro essere (soprattutto ma non solo con il corpo) tutti i messaggi che ci arrivano dal mondo, dalle persone, dall’ambiente, dall’Universo, da ogni dove.

Si impara anche a distinguere quel che sentiamo dentro, a distinguere le “energie in entrata da quelle in uscita“, i pensieri nostri da quelli indotti dall’esterno, i vari livelli di energia che ci attraversano, le varie qualità energetiche che ci attraversano, si impara a localizzare la fonte reale delle energie… e a distinguerle alla fonte.

In questo modo diventerà un ascoltare non più condizionato dalla “umana necessità” di rapportare e interpretare sempre tutto in base alla nostra esperienza già vissuta (che non è altro che memoria)…

non più condizionati da questo nostro “(in)naturale” modo di vedere le cose sempre nello stesso modo

non più condizionati da questo nostro (in)naturale modo di restare ancorati al nostro passato attraverso questa surreale modalità di visione delle cose che vediamo attraverso la nostra esperienza (memoria), attraverso cioè il nostro passato invece che attraverso tutti i nostri sensi vedendo finalmente la realtà totale davanti a noi… ora, adesso… Qui&Ora.

(leggi il seguente link per approfondire questo concetto)… http://osservazionequantica.altervista.org/siamo-attori-sul-palcoscenico-dove-vanno-scena-le-emozioni/ (e se vuoi approfondire ancora leggi anche)… http://osservazionequantica.altervista.org/attori-registi-inconsapevolmente/

Sarà un ascoltare non più vincolato alla nostra necessità di riviverlo attraverso un presente tagliato di una gran parte della realtà totale che ci circonda, un taglio che elimina dalla scena attuale tutto quello che “non serve” a ricreare la scena di cui “abbiamo inconsciamente bisogno”, un bisogno nato per rivedere attraverso una certa selezione di elementi dall’ambiente che ci circonda, qualcosa che riguarda il nostro passato, una selezione di elementi necessaria per “rimettere in scena” qualcosa del nostro passato invece di vedere cosa ci offre il presente nella sua totalità.

Non avremo più la necessità di vedere solo una piccola parte della realtà perchè non avremo bisogno di interpretare.

Vivremo il presente reale e totale, il Qui&Ora.

Ma per farlo, si deve imparare e partire dal punto in cui ci troviamo adesso, cioè dalla nostra attuale illusione fatta di interpretazioni continue e… “semplicemente”, bisogna rendersene conto quotidianamente comprendendo che, ogni nostra interpretazione è un richiamo al nostro personale passato che è ancora da comprendere, quindi, bisogna comunque prima di tutto comprendere anche (e soprattutto) noi stessi per quel che siamo ancora oggi, cioè comprendere il nostro bambino interiore e tutti i suoi perché, bisogna liberarlo (il nostro bambino interiore) da tutte le sue necessità di ricordare certe cose incomprese nella nostra infanzia e permetterci così il raggiungimento della maturità emotiva.

(per comprendere il concetto di maturità emotiva leggi il post che segue)… http://osservazionequantica.altervista.org/la-maturita-emotiva/

Bisogna ritornare alla nostra origine.

(per approfondire il concetto di ritorno all’origine, leggi il seguente post)… http://osservazionequantica.altervista.org/il-segreto-e-se-non-ritornerete-come-bambini-non-entrerete-mai/ (e per saperne ancora di più, leggi anche)… http://osservazionequantica.altervista.org/i-veri-maestri-sono-i-bambini/

Non mi dilungo troppo su questo post e vi rimando ai link per completare il concetto.

Buona lettura… e grazie per la collaborazione.