Sentire il flusso intuitivo.

Ti è mai capitato di aver capito qualcosa e non riuscire a trovare le parole per spiegarlo?

Prova a immaginare se non ti importasse più nulla di spiegarlo, ma ti fai bastare il

“restare in questa sensazione”.

 

Immagina se non ti importa più di “fare bella figura” con la “tua” intuizione, immagina se la sensazione di aver capito ti basta e te la godi per te stessa, al momento, pienamente.

 

Perché in quel caso, fino a quando non la “dai in pasto al tuo vocabolario”, si tratta ancora solo di una sensazione che viene dalla profondità di te stessa.

Il non volerla tradurre in qualcosa di spiegabile, ti permetterà di restare più a lungo in quel flusso che ti ha portato la risposta, ti permetterà di restare in contatto con la parte più profonda di te stessa e forse addirittura con Dio.

 

Invece, il volerlo spiegare, mette in moto la mente che cercherà a tutti i costi di incasellare la percezione in qualcosa di già esistente nella tua mente, di già visto, già inquadrato quindi lontano dalla fonte della intuizione che stai sentendo.

Si dice: non mettere limiti alla provvidenza (con il tuo voler capire come fare), sta zitto e abbi fede.

E il caro amico Roberto Senesi diceva anche: se vuoi far ridere Dio, raccontagli i tuoi progetti.