risposte sulla regressione spontanea

Sulla regressione spontanea…

ho raccolto alcune risposte che ho dato su facebook sul tema… regressione spontanea, sono altri particolari che metto qui di seguito, l’articolo completo e definitivo arriverà presto… o meglio, arriverà quando sarò totalmente sicuro di fare la cosa giusta.

 

ad un’amica che parlava di un comportamento ricorrente

…stai attenta a quando questa cosa si ripeterà.
appena ti ricapiterà di accorgerti di non aver portato a termine qualcosa, fermati e osservati dentro, non devi cercare qualcosa, devi osservarti come se tu stessi osservando qualcosa di sconosciuto (che poi è la realtà, tu non sai nulla della tua più profonda intimità inconscia), quindi non hai da pensare, osserva e basta, osserva i pensieri senza alimentarli, cioè senza elaborarli, senza ragionarci su. osserva e basta.

in questa osservazione, cerca di cogliere l’aspetto emotivo ma, questo aspetto emotivo non cercare di descrivertelo, non ragionarci su, sentilo più a livello energetico che emotivo, ma partendo dall’emotività.

tutto e energia, ed al livello energetico si può guarire tutto.

se riesci (e le prime volte NON è facile) a non interferire, a lasciar scorrere, se riesci a stare in quella auto-osservazione spontaneamente, senza ragionarci troppo, potrebbe accadere qualcosa di “magico”, potresti cogliere il momento iniziale in cui è avvenuto quello che oggi ti si ripresenta ricorrentemente nella vita.

NON è indispensabile nemmeno che tu riesca a rivedere la scena, ma, se stai nel ricordo senza interferire con la mente, può succedere che ti arrivi una intuizione.

intuizione…

l’intuizione è sostanzialmente una “energia informata”, quando arriva, tu la senti proprio come tale, come una energia che ti pervade tutta e ti fa dire… “HO CAPITO! SO COSA FARE!”, ma nei primi secondi, tu non sai letteralmente nulla, non hai nessun progetto, non hai nessuna parola, non hai nessun disegno, non hai letteralmente nulla, ma solo una sensazione letteralmente energetica che ti fa pensare di avere trovato la soluzione.

la stessa cosa può avvenire se riesci a “stare nel ricordo” che è affiorato, può arrivare questa energia informata che ti può portare la risposta.

a quel punto, a differenza delle intuizioni, quando avrai appreso quel che devi apprendere ti succederà qualcosa di più forte delle “normali intuizioni”, potresti scoppiare in una fragorosa risata, oppure in uno spontaneo pianto liberatorio, o come minimo… sentirai una sensazione chiara e netta di alleggerimento, proprio come un peso che ti si stacca dal corpo e prende il volo… e ti libera.
ma qualcosa la senti di sicuro in modo chiaro e sicuro.

buona auto-osservazione.

 

da un mio post che parlava proprio della regressione, ma un post ormai un pò datato…

rispondendo alle domande… son venute queste risposte che forse… sono una buona integrazione all’argomento.

 

ogni volta che si innesca una sofferenza, nel momento iniziale non è ancora una vera e propria sofferenza ma un ricordo infantile.

chi è quello che ti fa tornare in mente quella tua sofferenza o quel tuo ricordo non compreso, non è importante, è sempre qualcosa di tuo che sta ritornando in superficie per essere rivisto e finalmente compreso.

non sono rari i casi in cui ci si mette a ridere fragorosamente quando si riesce a fermare tutto ed a rimanere nella memoria che si è appena affacciata.

il problema è che tutto quello che si affaccia, lo fa nel linguaggio e nel cocktail emotivo che tu vivevi in quell’età, cioè esattamente COME tu l’hai vissuto e COME tu l’hai ovviamente memorizzato.

oggi, comprendere mentalmente tutto quello che è successo nell’infanzia è anche relativamente facile con le varie tecniche di regressione, dalla kinesiologia all’ipnosi o auto-ipnosi… ma… ma il punto è… come mettere in pace quel ricordo?

come dicevo, quello che abbiamo memorizzato nell’infanzia emerge nella stessa modalità in cui l’abbiamo memorizzata e se ci pensiamo un pò… forse avevamo 4 anni, 8 anni, 1 anno… insomma… eravamo bambini.

ora ti pongo una riflessione.

tu, riesci a comprendere un bambino/a di 4 anni? riesci davvero a comprendere tutto quello che dice ed il senso di quel che ti vuole trasmettere?

il problema è che non conosciamo più quel linguaggio e… problema nel problema… devi spiegarlo a quella parte di te che non l’ha compreso in quell’età

come glielo spieghi se tu NON sai comunicare più con i bambini di 4 anni?

lo studio e la parte difficile sta proprio qui… ma la sto semplificando e quando avrò raggiunto una semplificazione sufficiente la spiegherò più chiaramente a tutti.

intanto io ora ci riesco… ma lo ripeto… è difficile da spiegare a parole “logiche”, logiche secondo la logica degli adulti.

 

(e poco dopo quest’altra risposta)…

 

la domanda era…

Posso dirle che l altra è
Brutta e cattiva come la matrigna di cenerentola
Quello lo capisce

la risposta è stata…

non dire nulla, c’è qualcosa di antico che descrive questa fase e la descrive semplicemente dicendo…

devi “STARE”.

con uno stato d’animo di presenza amorevole verso te stessa, io la descrivo di solito dicendo che è come se tu stai seduta affianco a te bambina e semplicemente stai lì, in semplice presenza.

se ci riesci davvero a non interferire con la mente, se ci riesci a non dire la tua (che sarebbe solo una spiegazione mentale che i bambini non possono capire), accadrà qualcosa…

provo a descriverla così…

accadrà una specie di fusione della coscienza di te bambina con la coscienza di te adulta senza parole, dove la te bambina riuscirà a comprendere quel qualcosa che l’ha lasciata per tutti questi anni nella domanda, senza dover spiegare nulla.

è un pò come quando ti arriva una intuizione… è uno stato energetico informato che ti compenetra fin dentro le cellule e fa vibrare tutta te stessa di qualcosa che ti fa dire… ho capito cosa devo fare… anche se nei primi secondi tu letteralmente non hai un disegno, non hai una parola, non hai un’immagine, non hai un progetto… però hai quella sensazione chiara di aver capito come fare e da lì in poi, se lasci che questa energia informata ti pervada totalmente, si materializzerà anche la soluzione “razionale”.

non so spiegarlo meglio di così.

e vi ringrazio per avermi messo nella condizione (costretto amorevolmente) di doverla spiegare in un modo comprensibile.

 

spero possa essere utile.