Pillole di AutoOsservazione&Meditazione 2 il respiro

 

L’osservazione consapevole del proprio respiro.

Premetto che sto dando per scontato che hai già letto almeno un paio di volte l’eBook gratuito:

“AutoOsservazioni di un contadino, dalla meditazione alla vita quotidiana.

 

Quindi già sai quali sono tutti i meccanismi che ti hanno portato qui e già hai letto l’accenno sulla osservazione consapevole del tuo respiro che è scritta nel eBook.

L’osservazione consapevole del tuo respiro è una cosa facile da fare per chiunque.

Andrebbe fatta anche cinquanta volte al giorno seppur per pochissimi secondi, l’importante è portare la tua attenzione più spesso possibile dentro te stesso e più volte possibile durante la vita quotidiana, durante il lavoro (a patto che non stai guidando su strada e che non stai facendo lavori potenzialmente pericolosi per te e per gli altri), ma, durante la scelta del cibo dagli scaffali dei negozi, durante la scelta dei vestiti, durante la pulizia di te stesso e della casa o della macchina, mentre cammini per strada a piedi, mentre dialoghi con qualcuno, mentre leggi qualcosa, ANCHE ADESSO, PROPRIO ORA, COME STAI RESPIRANDO? proprio durante la vita quotidiana nel senso più completo e semplice del termine.

 

A proposito, è vero che hai appena tirato un respiro profondo pochi secondi fa?

 

Perfetto, va bene così.

 

Non devi controllarlo, non devi giudicarlo né giudicarti, va semplicemente bene così.

Limitati all’osservazione.

 

Non si tratta di fare cose straordinarie ma semplicemente di fermare un attimo la tua attenzione sul respiro, proprio sul tuo respiro, niente di più.

Ci sono poche semplici regole da rispettare.

La prima è NON GIUDICARE se stai respirando bene o male.

La seconda è non controllare il respiro, va bene così com’è, l’AutoOsservazione del tuo respiro non deve servire a migliorare il tuo modo di respirare (anche se questo inevitabilmente migliorerà), ma servirà a spostare la tua attenzione dentro te stesso, l’obiettivo è solo “vederti”, vedere te stesso in un modo che finora non avevi mai fatto con questa consapevolezza.

Facendolo più volte al giorno, ripeto, anche cinquanta volte al giorno, succederà qualcosa in te che gradualmente ti “insegnerà” a vederti in un modo nuovo, in profondità.

All’inizio vedrai solo te e i tuoi polmoni, forse sentirai l’aria che entra ed esce, sentirai il torace che si allarga e si restringe, sentirai qualcosa di te che forse già conoscevi ma a cui non portavi mai la tua attenzione durante le cose quotidiane.

 

Ma se vorrai usare questa esperienza per arrivare all’inconscio, al tuo inconscio, dovrai osservarti senza mai e ripeto, MAI GIUDICARTI.

 

Il respiro è qualcosa che facciamo anche inconsciamente, è una manifestazione dell’inconscio chiara e visibile, è la cosa più facile da vedere del nostro inconscio.

 

Non è la nostra personalità che ci fa respirare, non è il nostro titolo di studio che ci fa respirare, non è la nostra posizione sociale che ci fa respirare, non è la nostra superiorità o inferiorità che ci fa respirare ma è Lui, è il nostro inconscio, o bambino interiore.

 

Il respiro cambia continuamente durante il giorno e ce ne accorgeremo se lo osserveremo quotidianamente.

Ogni situazione produce un modo di respirare diverso ma, non dovremo cercare di vedere questi particolari, li vedremo senza nemmeno cercarli se semplicemente osserviamo il nostro respiro.

 

Se li cercheremo, inevitabilmente cambieremo il modo di respirare, falseremo la manifestazione del inconscio che avremmo potuto vedere attraverso il respiro spontaneo, semplicemente osservato.

 

Come è scritto nell’ebook, le manifestazioni dell’inconscio sono ricordi d’infanzia e come tali non potremmo mai comprenderli perché, nessun adulto può capire un bambino né le sue ragioni né tanto meno le sue motivazioni profonde.

 

Come arrivare a ricordarsi di osservare il proprio respiro durante la giornata?

 

Inventati quello che vuoi, io ho messo un sassolino in tasca e ogni volta che mettevo le mani in tasca e lo sentivo, portavo la mia attenzione al mio respiro, semplicemente.

 

Pochi secondi di osservazione, inevitabilmente un respiro profondo (come hai appena fatto tu adesso mentre leggi), pochi altri respiri spontanei e via di nuovo a vedere le cose del mondo, il lavoro, il cammino, le cose che stavo facendo.

 

Tu, inventati quello che vuoi, l’importante è che questo qualcosa, ti possa permettere di cogliere il tuo respiro durante la quotidianità.

Tutto qui.

 

Più avanti useremo lo stesso sistema per altri scopi più profondi.

 

Buona AutoOsservazione.

 

link all’ebook gratuito:

AutoOsservazioni di un contadino dalla meditazione alla vita quotidiana