Pillole di AutoOsservazione&Meditazione 1

 

 

Da una foto o dallo specchio, osservando una nostra foto o guardandoci allo specchio.

Se la scienza ha dimostrato che, la forma del naso, la forma degli occhi, il modo di camminare, il modo di scrivere (la calligrafia), la postura, la mimica facciale, il modo di gesticolare, il modo di presentarsi, la pressione e il calore (o freddezza) nella stretta di mano, le variazioni di colore della pelle (per esempio quando arrossisci), il tono della voce, la velocità della parlata, il modo di camminare, il modo di stare in piedi, il modo di stare seduti, il modo di stare nel mondo è utilizzabile per scoprire lati “nascosti” del nostro carattere e quindi del nostro “essere profondo”, quella stessa scienza ha praticamente detto che il nostro corpo è gestito da qualcosa che non è tutto nella nostra volontà mentale.

 

Ora, prendendo coscienza di questo “dato di fatto”, prendiamo una nostra foto e osserviamola ma con una certa attenzione e consapevolezza sicuramente diversa dalla solita.

 

Sappiamo che anche il modo di sorridere, il modo di tenere più o meno aperti gli occhi, le rughe sulla fronte o ai lati degli occhi, sono tutte cose che “qualcosa o qualcuno” dentro di noi ha determinato per mostrare qualcosa di ben preciso che, se non l’abbiamo visto fin’ora, evidentemente c’era sfuggito.

 

Ora facciamo la stessa cosa davanti allo specchio e osserviamo come siamo, osserviamo senza giudicare 

osserviamo senza giudicare 

osserviamo senza giudicare 

osserviamo senza giudicare 

osserviamo senza giudicare 

osserviamo senza giudicare 

osserviamo senza giudicare

ma solo con la consapevolezza che quel qualcuno o qualcosa in noi, sta usando (come ha sempre fatto) il nostro corpo per comunicare qualcosa e, se ora sei davanti allo specchio, lo sta comunicando a te.

 

Considera adesso il tuo viso, il tuo corpo, il tuo essere fisico totale come un pupazzo al cui interno c’è un regista che determina l’alzata dell’arcata cigliare, determina la forma del sorriso, determina l’apertura degli occhi, determina l’inclinazione della testa, determina letteralmente tutto.

 

C’è qualcuno o qualcosa in te che ti sta “MODELLANDO” adesso, in questo momento.

 

Prova a considerare per un pò il tuo corpo come NON TUO, ma letteralmente di un’altra entità in te che lo sta usando perfino nel modo di presentarsi davanti a questo specchio.

 

Non sei tu che determini come presentarti ma qualcosa in te che possiamo chiamare programmi inconsci, educazione, galateo, insegnamenti di varia forma e natura ma comunque, qualcosa sta letteralmente modellando anche adesso la tua espressività fisica.

 

NON ti chiedo di comprendere che cosa ti sta chiedendo, ma solo di vederlo con questa consapevolezza, con la consapevolezza che qualcuno in te sta determinando come alzare anche una spalla più dell’altra o come sorridere allo specchio.

 

C’è letteralmente qualcuno o qualcosa in ognuno di noi che usa letteralmente il nostro corpo 24 ore al giorno, anche durante il sonno.

 

Se riusciamo a vederlo e a prenderne coscienza, potrebbe essere l’inizio di una nuova relazione che potrebbe diventare fantastica, la relazione con noi stessi IN NOI STESSI.

 

Sono sicuro che apprezzerà l’osservazione, a patto che non lo giudichiamo e semplicemente lo vediamo, in modo maturo e consapevole.

 

Buona AutoOsservazione da Giuseppe Lembo.