pensieri sparsi? 1

pensieri sparsi? 1

Finalmente ho raggiunto quello stato in cui, quando non c’è niente da pensare in modo utile e produttivo, semplicemente non penso.

Mi rendo conto che davvero si spegne tutto.

Mi succede sempre più spesso, mi rendo conto di tutto quello che succede intorno a me, ma come semplice osservatore, non elaboro, non giudico nulla, guardo e basta.

E’ ovvio che non si può spegnere totalmente tutto, nemmeno quando si dorme figurati di giorno!

Quando osservi senza elaborare, quindi senza giudicare, quindi senza puntualizzare alcuni aspetti particolari che ti colpiscono della situazione (cosa che ti precluderà la visione dell’insieme e quindi degli altri aspetti di quell’insieme), o del dialogo, quindi senza interpretare ciò che senti… e ancora, quindi senza far diventare tua quella situazione che accade all’esterno da te e lasciandola l’ dov’è, cioè all’esterno… quando lasci le cose come stanno senza metterci del tuo, accade una cosa nuova, accade che vedi cose nuove, vedi gli altri livelli sui quali si svolge la vita.

Anche quando il discorso riguarda noi direttamente, se sapessimo esternarci per un pò, se sapessimo uscire da noi stessi per un pò e vederci dall’esterno, vedremmo così tanti particolari che non possiamo vedere dalla posizione in cui stiamo normalmente.

Zeland, molto saggiamente consiglia di togliere l’importanza alle cose, ma è bene fare un passo in più, staccarsi proprio osservando tutto dall’esterno come fosse un film.

Scopriremo che è proprio così, la vita è proprio un film e il regista è ognuno di noi.

Per un periodo succede che ti accorgi della tua reale responsabilità e per questo non riesci più a pensare come facevi prima, questo nuovo senso di responsabilità ti blocca letteralmente i pensieri ma, è il primo passo necessario per arrivare a gestire realmente la tua vita come tu vuoi davvero.

Poi, pian piano, timidamente, cominci di nuovo ad avere ogni tanto qualche pensierino “spontaneo”, ma adesso lo vedi, letteralmente “LO VEDI” come fosse una entità a se, lo vedi presentarsi timido e dimesso, con la testa bassa, lo vedi, lo segui, ne senti ogni energia (tutto è energia e soprattutto i pensieri, ne sono l’energia primaria) lo elabori su un nuovo piano, non elabori più il pensiero ma la sua energia, vedi la sua direzione, vedi e senti dentro di te chi lo sta alimentando, se è la pancia, o la testa o il cuore o… altro.
Vedi e senti anche e soprattutto la “direzione” di questi fili energetici legati a quel pensierino, vedi se viene dall’esterno di te stesso, cioè se è un pensiero indotto dall’esterno o da te stesso, e vedi se viene dalle persone o dall’ambiente.
Poi vedi la direzione che queste energie hanno all’interno di te stesso, vedi se viene o va al cuore, vedi se viene o va alla testa, vedi se viene o va alla pancia.

E’ una sensazione stupenda, vedi tutto, tutto è energia e l’energia primaria nasce dai nostri pensieri o meglio, dalle emozioni che li generano o dai quali essi sono generati.

E’ vero che per un periodo indefinito e indefinibile tu resti solo, i tuoi pensieri, quando si sentono osservati a questo livello si fermano tutti e tu resti solo, ti viene voglia spesso di accendere la radio ma la spegni subito perchè ti da fastidio, ti viene voglia di chiamare qualcuno ma non lo fai perchè vorresti sentire qualcosa di tuo ma questo non accade perchè… la tua mente non vuole essere osservata… ma è un passaggio necessario.

Forse è questo il motivo che ci impedisce di non pensare, il motivo del perchè quando non sai cosa pensare cerchi distrazioni (radio, televisione, giornali, libri, altro…) pur di non spegnere questo dialogo interiore che comunque, a nostra insaputa genera la nostra vita.

A questo livello scopri la responsabilità, scopri quanto tu sei responsabile di ciò che vivi, nel bene e nel male e il senso di responsabilità oggi non va di moda.

Lei, la mente, non vole responsabilità, preferisce rimanere sul livello che tutti conosciamo dove si può sempre dare la colpa (responsabilità) a qualcuno esterno da noi stessi.

Ancora una volta ringrazio Dio per avermi dato le giuste intuizioni che mi hanno portato su questo cammino di autoconoscenza partito per davvero solo quando ho iniziato l’auto-osservazione consapevole e costante dei miei pensieri.