L’importanza della Auto-Osservazione quotidiana.

risposte sull’inconscio:
Il problema vero che vedo e che tu riproponi in modo abbastanza evidente è che tutti i meccanismi di manifestazione dell’inconscio sono ancora una cosa molto nebbiosa, ci sono ancora troppe incomprensioni su “come funzionano le emozioni” e quindi come funziona l’inconscio.
 
E’ proprio il “modo di funzionare” che viene frainteso continuamente.
 
Cercherò di semplificarlo al massimo…
 
Tutto quello che ci accade ha uno scopo puramente emotivo, la “logica” che ci mettiamo nella interpretazione delle cose è soltanto una “trappola inconscia” per mantenere un filo conduttore e non farci uscire dalla situazione nella quale stiamo vivendo e soffrendo.
 
Quello che tu dovresti fare è soltanto una cosa, almeno all’inizio, ma ti sto parlando di un “inizio” che dovrebbe durare almeno qualche mese, non aspettarti di guarire in due giorni o come promettono certi falsi profeti… guarigione in 21 o 28 giorni… è tutto falso, è soltanto uno spostamento dei problemi in altre aree della vita.
E’ una emozione che non viene risolta ma semplicemente le impediamo di continuare a manifestarsi nel modo come abbiamo visto fin’ora, se le neghiamo la possibilità di manifestarsi come ha sempre fatto, si sposterà in altre aree della vita ed andrà a creare problemi altrove… ma sempre nella nostra vita.
 
Se non arrivi alla comprensione vera di COME FUNZIONA il tuo inconscio, non guarisci nulla, puoi solo spostare la manifestazione in altri settori della tua stessa vita.
 
Se una emozione predominante che non sai gestire ti procura un problema materiale e tu risolvi il problema materiale senza risolvere la causa… quella emozione senza nessuna pietà per la tua vita, si manifesterà presto in altre cose in modo più incisivo di prima, anche sotto forma di malattia ed anche in malattia grave… se proprio ti ostini a non capire.
 
Quindi.. veniamo ad un sistema per vedere le emozioni.
 
La prima cosa da fare è osservare il lato emotivo della situazione che fa soffrire, vedere letteralmente le emozioni che entrano in gioco dentro di te quando vivi quella sofferenza ed anche quando non la stai vivendo ma semplicemente te ne ricordi.
 
Cerca di estrarre le emozioni, cerca di capire quali emozioni emergono da dentro di te e convinciti ovviamente che non ci sono colpevoli esterni… non è per colpa di qualcuno che da te emergono certe emozioni come per esempio la rabbia, ma sei tu che non la sai gestire in te stessa… e per averne la prova… prova ad immaginare come avrebbe reagito Gandhi… tanto per fare un esempio e per prendere coscienza del fatto che un modo diverso di reagire ci sarebbe, ma siamo noi che non sappiamo metterlo in pratica.
 
Quando “vedi” queste emozioni, comincia a scriverle su un block notes.
 
Ogni volta che ripensi a quell’evento, o che ti ci trovi dentro… quando scrivi di nuovo le emozioni che emergono, non leggere quelle dell’altra volta, non aiutarti a scoprire le emozioni vedendo ieri che emozione mi ha fatto sentire questa cosa qui…
 
Vedrai che giorno dopo giorno si selezioneranno solo alcune tra tutte quelle che invece emergevano prima, alcune cambieranno, alcune spariranno, altre invece diventeranno più evidenti… fino a quando il tuo inconscio deciderà di mostrartene solo un paio ben precise ed in qualche modo ti darà il modo di rendertene conto prima di crearti il prossimo casino.
 
In questo modo hai fatto due cose…
Prima di tutto hai cominciato a vedere cosa davvero succede, hai visto il vero livello al quale si produce la vita che poi vedi svolgersi sotto gli occhi della “razionalità”, ma c’è un’altro effetto positivo, che è quello di cominciare a vedere come sta lavorando in te il tuo inconscio.
 
Se vedi l’aspetto emotivo delle cose materiali che ti accadono, stai vedendo in realtà dove si produce la vita che stai vivendo, stai vedendo il “dietro le quinte” del film della tua vita… ed è proprio così che la vita materiale andrebbe vista durante questo percorso di auto-consapevolezza, esattamente come un film, in modo distaccato (il distacco del quale parlano i Guru)
 
Ci vorranno mesi, ma la notizia bella è che, quando l’inconscio si vede osservato nel giusto modo, cioè nell’aspetto emotivo che è il suo linguaggio, non avrà più la necessità di alzare continuamente il volume emotivo delle sue manifestazioni materiali… in altre parole, la vita, pur non risolvendosi, si acquieterà.
 
L’autoguarigione si innescherà automaticamente quando tu avrai capito tutto di come si crea la materialità partendo dalla emotività e questo puoi capirlo soltanto da te stessa.
Io ci sto provando a spiegarlo ma non riesco proprio a trovare le parole che mettono tutti d’accordo, e non credo nemmeno che sia possibile perchè ognuno di noi ha il suo linguaggio interiore e le sue credenze ed i suoi blocchi, però, tu, nella tua vita, se impari ad osservarla nel giusto modo, puoi scoprire tutte le tracce di come tu, fin’ora, ha letteralmente prodotto il film della tua vita e potrai avere le tracce chiare delle vere cause di tutta la sofferenza che ti senti addosso, o meglio, dentro di te.
 
La guarigione delle emozioni, avviene ad un livello letteralmente fisico, cioè, ti faccio un esempio…
 
Un atleta in palestra quando solleva pesi al limite della sua sopportazione fisica, letteralmente sta “stracciando” i suoi muscoli, questo genera sofferenza ma quella sofferenza, con la giusta motivazione permetterà al muscolo di ricostruirsi più forte di prima e soprattutto più preparato ad affrontare nel modo migliore quello stesso peso nelle giornate successive.
 
La stessa cosa succede in noi con le sofferenze psicologiche.
 
Quello che ci fa sentire le emozioni sono una infinita serie di recettori cellulari che sono presenti in tutte le cellule del nostro corpo.
 
Quando siamo sotto stress psicologico, la sofferenza fisica che sentiamo è letteralmente uno stress a livello di recettori cellulari che si predispongono (come i muscoli dell’atleta) ad affrontare la prossima volta in un modo migliore lo stesso sforzo (psicologico) che ci sta attanagliando durante la sofferenza… cioè… letteralmente riscriviamo attraverso la sofferenza la nostra capacità di gestire e/o sopportare quella emozione.
 
Se soffri dando la colpa agli altri… riscriverai altro senso di colpa in te stessa, se invece, mentre soffri lo fai con la consapevolezza di avere capito perchè stai soffrendo, cioè perchè hai capito che stai semplicemente vivendo una situazione di sofferenza data da una tua scarsa capacità di gestire quella emozione, allora tu avrai cominciato a riscrivere nel tuo “sistema emotivo” attraverso i tuoi recettori cellulari, un nuovo modo di gestire quella emozione… sicuramente più produttivo e più ti auto-osserverai, più la riscrittura sarà più centrata, più precisa, più limpida, più liberatoria.
 
La giusta consapevolezza sposterà il focus mentale durante il momento della sofferenza e questo potrebbe cambiare la sofferenza stessa…
 
Ti faccio un’altro esempio…
Uno scaricatore di porto ed un atleta di palestra fanno lo stesso sforzo… ed hanno la stessa sofferenza fisica… solo che uno scaricatore ben presto avrà tutti i problemi del mondo legati alla sua fatica mentre l’atleta, se avrà fatto le cose con un certo criterio… pur avendo lavorato al limite fisico avrà un miglioramento del suo corpo…
 
Questo è trasmutare, il trasmutare che tutti i guru e maestri dell’alchimia umana dicono sempre e da sempre.
 
La consapevolezza per cambiare il focus mentale e da questo cambiamento, usare le stesse energie per farci del bene invece che il male.
 
spero di avere risposto.
 
Ps. ci sono tecniche bioenergetiche che potrebbero realizzare queste guarigioni in poco tempo… ma poco che sia, ci vogliono sempre alcuni mesi per un lavoro abbastanza completo… tuttavia, quelle serie, sono sempre legate alla consapevolezza di cui ho parlato poco fa… cioè, la consapevolezza di avere visto letteralmente con i propri occhi come ci si è fatti male nel quotidiano perchè abbiamo preso coscienza di come si è creata tutta la situazione materiale che stiamo vivendo a partire da una situazione emotiva interiore che aveva letteralmente la necessità di manifestarsi in qualche modo.