L’emotività profonda e le parole

L’emotività profonda e le parole

 

Quello che dici non vale molto, ciò che vale davvero è l’emozione profonda dalla quale scaturisce ciò che dici.

Lo stesso vale soprattutto per i discorsi che ti fai girare in testa senza aprire bocca.

Il senso di ciò che dici non sta nelle parole ma nell’emotività profonda che le genera.

Generiamo discorsi e parole quasi esclusivamente per tirar fuori una emotività profonda che non riusciamo a vedere in noi stessi nel “giusto modo” oppure per creare o cercare scenari “utili” sempre alla manifestazione della nostra emotività profonda.

È tutto lì, in quel “regno interiore e profondo” dove nella realtà non ci sono parole, la verità profonda delle cose non è spiegabile perché in ogni cosa ognuno “sente” o “vede” quella sua personale parte emotiva o reazione emotiva del momento.

 

Per questo ognuno “capisce a modo suo”.
Per questo addirittura quando si rilegge un libro o anche un testo come questo dopo un po’ di tempo, sembra che ci sia qualcosa che alla lettura precedente ci era sfuggita, perché semplicemente ci troviamo in una condizione emotiva diversa che risuona diversamente e che ci fa cercare significati emotivi diversi, indipendentemente dalle parole che abbiamo davanti.

 

Se impariamo a vedere e soprattutto sentire la nostra emotività profonda, inizieremo a vedere la vera realtà delle cose, o almeno la nostra personale realtà interiore del momento.

 

Solo a quel punto saremo capaci di distinguere tra ciò che risuona in noi e ciò che c’è realmente davanti a noi e ogni cosa acquisirà il suo reale valore.

 

Si dice che attualmente viviamo in una società che “ama le cose e usa le persone”, questo forse accade proprio per questo motivo, perché nelle “cose” noi proiettiamo la nostra emotività profonda e le persone le usiamo (inconsapevolmente) per generare i discorsi che le descrivono.

 

Se impariamo a vedere la realtà emotiva e profonda delle cose, cioè l’emotività profonda che “risale” in noi davanti alle cose, non avremo più bisogno di usare le persone per arrivarci e ritorneremo alla “normalità” dove gli oggetti vengono usati e le persone vengono amate.

Il tutto sarà reciproco, quindi anche noi stessi saremo amati e non più usati.

 

Buona AutoOsservazione sincera e onesta.