L’elevazione spirituale e il distacco dalla società.

L’elevazione spirituale e il distacco dalla società.

Leggo sempre più spesso dei post o immagini con frasi brevi dove si inneggia alla “solitudine dei risvegliati”…

ma siamo proprio sicuri che una persona spiritualmente elevata debba per forza isolarsi dalla società per “ascendere” al suo “nuovo (presunto) livello”?

L’elevazione spirituale secondo me è realmente tale quando riesci a diventare empatico con tutti, ma proprio tutti, quando la tua empatia è riuscita a forare tutte le barriere (sia le tue che quelle di chi si relaziona con te), quando tu riesci a mettere a loro agio tutti quelli che ti ascoltano, quando tutti quelli che ascolti non ti creano disturbo ma al massimo un pò di compassione per le cose che ancora non hanno compreso.

Se hai capito tante cose ma non riesci a comunicarle a tutti… hai ancora da comprendere molto, hai ancora da fare molta strada per te stesso, non sono gli altri a non capire la “tua elevazione”, sei tu che non riesci a farti capire e molto probabilmente perchè tu per primo, a proposito di quei concetti di cui parli, proprio per te queste cose sono ancora qualcosa che hai capito solo a livello mentale, qualcosa che non è ancora entrato davvero dentro di te, nelle tue profondità più nascoste, ancora non sono concetti tuoi, sei ancora un ingegnere che ha la laurea ma non ha mai costruito nessuna casa, non ti sei mai sporcato le scarpe in un cantiere.

In una relazione, di qualunque genere essa sia, anche un semplice dibattito che avviene in un mezzo pubblico con uno sconosciuto che magari dura solo 4 minuti, se non riesci ad avere compassione per chi “non è ancora arrivato” al tuo (presunto) livello, è evidente che tu per primo hai ancora una “mancanza di profondità” da colmare dentro te stesso.

Un vero “risvegliato” riesce a comunicare con tutti, non ha difficoltà con nessuno e non si lascia coinvolgere da nessun livello “basso”, rimane al suo livello pur comunicando a tutti gli altri livelli che incontra, sia in “alto” che in “basso”.

Se ti senti in difficoltà a farti capire, hai ancora da studiare (in te stesso)

Se ti senti in difficoltà a capire gli altri e i loro “limiti”, hai ancora da studiare, non sei ancora arrivato al vero centro (di te stesso).

La vita è evoluzione continua, come disse qualcuno, l’unica costante della vita è il cambiamento.

Ognuno si evolve a velocità diverse e non è detto che uno che per sessant’anni ha “dormito” sempre al livello che aveva ai suoi vent’anni non possa fare un salto ed avere una accelerazione improvvisa cambiando tutto in pochi mesi e superandoti in volata in quel “livello di conoscenza superiore” che tu pensi di aver raggiunto.

Quelle frasi che dicono che ad un certo livello di conoscenza…

è normale restare soli

è normale essere isolati dalla società

è normale che la gente non ti capisca più

è normale che la gente ti metta in disparte…

ed altre stupidaggini simili… sono un modo per giustificare la propria (momentanea ma inconsapevole) incapacità di andare oltre i propri limiti oppure la propria poca comprensione della realtà nella sua totalità.

 

Questo “discorso” dell’isolamento dalla società può essere un passaggio intermedio e se lo vedi come tale, va anche bene, può essere bene per un pò isolarsi dalla società ma per vedere le cose con distacco, non per credere che “quelli inferiori” non ti meritano più, può essere utile solo per imparare il distacco, per imparare a non farsi coinvolgere, ma poi, “devi sporcarti di nuovo le mani e le scarpe” ritornando nella mischia ma restando te stesso, un nuovo te stesso che dà luce e speranza a tutti anche quando non dice proprio nulla.

Si parla spesso di frequenze e con questo concetto spesso ci si illude di giustificare questa mancanza…

…ma ci si dimentica che noi non siamo proprio delle radio come quelle che utilizziamo per ascoltare la musica… noi siamo esseri umani, cioè creature meravigliose e decisamente superiori… ma questo se… se ci permettiamo la libertà di essere noi stessi pienamente, liberi dalle programmazioni più o meno inconsce alle quali abbiamo sempre risposto.

La radio può ricevere e trasmettere ad una sola frequenza per volta… se vuoi ascoltare frequenze più alte devi spostare la rotellina ed alzare la sintonizzazione.

Noi siamo invece capaci di ascoltare più frequenze contemporaneamente, il fatto di “alzare il proprio livello” e quindi le proprie frequenze non ci deve impedire di ascoltare quelle dalle quali proveniamo anche perchè… proprio psicologicamente parlando, sarebbe un modo per precluderci la possibilità di continuare a lavorare in noi stessi, cioè nel nostro passato, nella origine di tutto quel che ha determinato quel che siamo oggi compresa la nostra evoluzione attuale.

Rinnegare la nostra “provenienza vibrazionale” (le nostre vecchie frequenze… tanto per restare in tema) significa negarci la possibilità di continuare a scavare nel nostro passato per vedere gli altri blocchi emotivi che abbiamo ancora da scoprire e da sciogliere… e magari, visto che ti senti in difficoltà a farti capire da chi stava con te prima della tua “elevazione spirituale”, andare a cercare proprio quel qualcosa che sta rendendo difficile questa comunicazione, questo allargamento vibrazionale.

Elevarsi spiritualmente significa ampliare le proprie frequenze verso l’alto… non solamente spostarsi verso altre frequenze.

Più che una vera elevazione io direi che è un ampliamento, poi ovviamente, bisogna avere la capacità di non lasciarsi mai più trascinare nelle frequenze basse, bisogna avere la solidità spirituale che ci permette di essere quel che siamo oggi, pur camminando ancora affianco a quelli che non hanno fatto il nostro stesso percorso spirituale.

Credetemi, quando perderete qualche persona cara che avreste potuto aiutare con certe comprensioni che voi avete acquisito, la giustificazione presuntuosa del fatto che lui non era al vostro livello e per questo non ha potuto capirvi… crollerà miseramente.

Gesù è stato il più grande maestro di tutti i tempi proprio perchè sapeva ascoltare e farsi ascoltare da tutti, soprattutto dagli ultimi e perfino dai bambini restando sempre lucidamente se stesso.Gesù_tra_la_gente

È Lui il modello di maestro ideale… e non sto assolutamente parlando di religione.

 

leggi anche questo articolo correlato all’argomento di questo post… un altro punto di vista molto utile per comprendere meglio. http://maghierranti.blogspot.it/2016/07/usciamo-fuori-dal-ghetto-della.html

 

leggi anche questo… http://osservazionequantica.altervista.org/603-2/?doing_wp_cron=1474232053.6127719879150390625000