Inconscio. Emozioni. Lotta e/o fuga.

Ci sono eventi (ma sarebbe meglio dire “situazioni emotive”) che si ripetono continuamente nella nostra vita, come una persecuzione.

A volte ci sentiamo letteralmente in balia di quegli eventi, assolutamente impotenti… sembra proprio che non ci sia nulla da fare per evitarne le conseguenze.

La nostra attenzione ad un certo punto sembra focalizzarsi tutta su quel problema e sembra quasi che tutta la vita ne sia permeata.
Non vediamo più le cose belle che ci circondano, togliendogli preziosa importanza e rischiando di perderle di vista.

Non vediamo più nemmeno gli altri problemi magari anche più seri e reali, ci distraiamo dalla vita pensando solo al problema sul quale siamo focalizzati.


Ma è logico tutto questo?

Succede poi a volte che, qualcuno più “volenteroso” e “deciso“, armandosi di buona volontà e forza d’animo comincia a “fare gli straordinari“… comincia a “lottare come un leone” e, molto spesso, questi “lottatori” riescono anche a “vincere la loro battaglia”…
Peccato solo che nella maggior parte dei casi, il sogno di essere un vincente dura poco oppure si trasforma in un incubo con conseguenze disastrose o, ci si lega così tanto a quella vittoria conquistata così tanto duramente che si riscrive la propria vita perdendo molte cose pur di non mollare la “presa conquistata” o ancora, dopo aver “risolto” quel problema, se ne presenta un altro più grave del precedente, magari totalmente diverso ma con un comune denominatore… di “stampo emotivo“.

Cosa é successo? Perché quella lotta non ha portato la guarigione definitiva?, perchè quella vittoria ha un sapore a volte così amaro?

Il problema è che… non si è compreso che… il disagio fisico e materiale che si vive in una situazione scomoda non è il vero problema ma solo una “manifestazione fisica e materializzata” di un disagio emotivo interiore, un disagio del nostro inconscio. Una emozione del nostro inconscio che “non funziona come dovrebbe”.

Quando si risolve il problema manifestato (cioè quello che stiamo vivendo come tragedia del momento) senza risolvere la causa inconscia, noi stiamo costringendo il nostro inconscio a fare gli straordinari per manifestare più pesantemente la stessa emozione (che ci ostiniamo a non comprendere) nel nostro futuro, oppure lo costringeremo a cercare un nuovo modo di manifestarsi con quella stessa  ben precisa emozione dalla quale evidentemente stiamo scappando.

Ricordati sempre che, puoi scappare da tutto e da tutti ma mai da te stesso…
Non c’è posto al mondo dove le tue emozioni incomprese non si manifesteranno…

E più scapi da quelle emozioni, più si faranno sentire come una persecuzione…

Ed aggiungo qui una cosa studiata dal dottor Hamer… tanto per riflettere un pò più profondamente e magari rivedere un pò certe “posizioni emotive” nelle quali magari ci sentiamo incastrati… prima che sia troppo tardi…

Ogni malattia, è la manifestazione di un disagio emotivo interiore non compreso per troppo tempo… una emozione dalla quale siamo solo scappati, per troppo tempo, senza mai comprenderla e mai guarita.

Ogni emozione può essere guarita, ma prima di tutto bisogna comprenderla, comprenderne le dinamiche con le quali si è evoluta in noi, imparare a gestirne le conseguenze e poi… con opportune tecniche bioenergetiche… procedere alla guarigione.

Ripeto ed insisto… prima di rimuovere un blocco emotivo, è davvero importante comprendere fino in fondo l’emozione che ci stiamo preparando a liberare, comprenderla in tutte le sue sfaccettature e soprattutto in tutte le sue evoluzioni ma ancora di più, nel suo momento di origine, nei nostri primi 13 anni (circa) di vita.
Tecniche bioenergetiche valide ce ne son tantissime e non serve nemmeno citarle, l’unica cosa sulla quale insisto è la seguente…
NON VANNO MAI SOVRASCRITTE NE TANTOMENO RISCRITTE LE EMOZIONI, vanno soltanto liberate e, chiunque vi propone la “riprogrammazione del vostro inconscio” con il preciso intento di fargli fare quello che volete voi (e non quello che vuole dirvi ma non riesce a dire per via dei suoi blocchi emotivi)… è meglio che lo lasciate stare.

L’inconscio è il nostro bambino interiore, è la nostra parte bambina che è rimasta bloccata in alcune (a volte tantissime) emozioni nell’età infantile fino a circa 13 anni e, da quel momento del blocco in poi, ogni volta che ci si presenta l’occasione di avere a che fare con quella emozione noi la gestiamo sempre con la stessa modalità infantile, come avremmo fatto all’età che avevamo nel momento del blocco emotivo… quanto più l’emozione diventa necessaria alla nostra evoluzione, tanto più il nostro inconscio ci chiederà di comprenderla e guarirla facendoci entrare sempre più spesso in situazioni in cui si manifesterà sempre più insistentemente la necessità di saper gestire quella specifica emozione.

 

leggi anche questo breve articoletto e magari anche quelli precedenti…
http://osservazionequantica.altervista.org/esigenze-e-risonanze-emotive/

 

se hai più tempo leggi anche questo… http://osservazionequantica.altervista.org/siamo-attori-sul-palcoscenico-dove-vanno-scena-le-emozioni/

e ancora… http://osservazionequantica.altervista.org/nelle-emozioni-ce-spiegazione/

ed anche… http://osservazionequantica.altervista.org/film/

3 thoughts on “Inconscio. Emozioni. Lotta e/o fuga.

    • come si fa cosa? a comprendere le emozioni, a rendersi conto delle emozioni?

      se è questa la domanda, segui gli altri link, se invece la domanda è come si fa a liberare l’inconscio dal blocco emotivo, la risposta è già nel testo, di metodi ce ne sono molti, ognuno si ritroverà come se fosse guidato da una mano divina davanti a quello che per lui è in quel momento il più indicato.

      questa mano divina però ti guiderà a patto che tu abbia pazienza e fiducia nel tuo inconscio.

      la mano che ti guiderà sarà quella del tuo inconscio nel momento in cui tu davvero avrai preso coscienza pienamente dei suoi messaggi… quindi…

      all’inizio, la cosa più importante non è come rimuovere i blocchi emotivi ma più “semplicemente” imparare a rendersi conto quotidianamente dell’aspetto emotivo di ciò che ci accade.

      in questo lavoro di presa di coscienza dell’aspetto emotivo della vita, in pratica noi avremo cominciato a rivolgere la nostra attenzione al nostro inconscio, avremo cominciato fattivamente ad ascoltarlo e come primo effetto, la vita si acquieterà.

      non si risolveranno in questo modo i problemi, ma non saranno più tanto pressanti da essere a volte addirittura urgenti… e nel frattempo, Lui, il nostro inconscio troverà il modo di portarci sulla giusta strada per cominciare il lavoro vero e proprio di rimozione del blocco emotivo.

      tuttavia, un consiglio è d’obbligo… si deve trovare un modo per scendere nel proprio passato e scoprire nei primi tredici anni di vita i momenti in cui ogni singola emozione si è bloccata.

      io ho usato il test kinesiologico che però… ha dei limiti se non si prende davvero confidenza con il proprio inconscio.
      se ci prendi confidenza per bene, Lui ti guiderà anche nelle domande da porgli e ti farà capire tutto, se non ci prendi confidenza si rischia di avere risposte a volte ambigue.

      un’altro modo valido è l’ipnosi regressiva, ma è costosa e soprattutto… deve essere fatta da professionisti seri ed accreditati perchè a volte si possono anche fare danni.

  1. può l’inconscio manifestarsi attraverso i sogni? mi capitava spesso di sognarmi al buio e sotto la pioggia poi ho sognato un bambino precipitato che io non ho saputo proteggere e dopo un po nel riguardare giù quel bambino si era rialzato e mi guardava arrabbiato.. in tutto ciò pioveva ed era buio..

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