(in)consapevolezza alimentare e scelta vegetariana.

Vi racconto una cosa che mi è successa quasi un’anno fa, subito dopo il funerale di mio Padre, che può spiegare perfettamente il senso delle nostre scelte alimentari, anche a proposito della carne, come di ogni cosa che crea problemi di salute e che continuiamo “regolarmente” a mangiare (la carne non è l’unica cosa tossica che mangiamo).

Una settimana dopo il funerale di mio Padre, una sera non riuscivo a dormire e mi giravano in testa tanti pensieri turbolenti… avevo letteralmente dimenticato tutto quello che avevo studiato, avevo dimenticato l’auto-osservazione, avevo dimenticato di stare centrato… ero in balia di qualcosa.

Forse dei tanti dubbi, del fatto che non ero riuscito più a sostenere energeticamente mio padre, forse di tante altre cose ma c’èra un pensiero particolare che mi teneva sotto tensione… però, non me ne rendevo conto.

Così mi sono alzato dal letto, sono andato in cucina ed ho preso tre cose da mangiare… non ricordo cosa fossero, ricordo solo che mi son detto subito che quelle tre cose insieme mi avrebbero inchiodato lo stomaco… però, preso da un atto di presunzione mi son detto… ho demolito tutto, ogni intolleranza, ogni allergia, ogni dolore, ogni problema fisico… ora posso digerire anche le pietre.

Così ho mangiato, dopo mezz’ora però sono cominciati i problemi… stomaco inchiodato, sudore freddo, dolore all’alto addome…

Mio fratello mi ha portato immediatamente al pronto soccorso dove il medico mi ha mandato in ospedale per sospetto infarto.

Arrivati in ospedale mi hanno fatto 8 prelievi di sangue e l’elettrocardiogramma…

Dopo tutti i prelievi e l’elettrocardiogramma, mentre stavo lì sul lettino con lo stomaco che si inchiodava sempre di più mi son ricordato di avere studiato delle cose e di conoscere anche delle tecniche di autocontrollo… avevano già fatto tutti gli esami, stavo solo aspettando l’esito…

A quel punto mi son detto…
Ok… stomaco inchiodato…

E’ evidentemente qualcosa che non riesco a mandare giù, un pensiero che non si può digerire… è qualche boccone amaro o duro a cui stavo pensando prima che iniziasse sto blocco… cos’è?

A cosa stavo pensando?

Cosa mi ha portato qui a stare sul lettino del pronto soccorso dell’ospedale?

Riuscii a ricordarmi del pensiero che mi stava attanagliando la mente più di tutti, riuscii a liberarmi di quel pensiero con un liberatorio… vaffancuore… e il dolore, il blocco dello stomaco, si sciolse come se qualcuno ci avesse buttato dentro l’idraulico liquido… in 30 secondi tutto ritornò alla normalità.

Morale di tutto… e ovviamente… lezione di vita in diretta che ottenni in quella occasione…

Noi abbiamo un mix di pensieri che ricorrentemente ci circolano nella mente.
ogni pensiero genera un certo tipo di stress
Se è necessario capire cosa ci sta succedendo, l’inconscio ci guida verso scelte che in qualche modo ci porteranno a somatizzare nel corpo quel disagio.

Nel mio caso mi fece fare un cocktail alimentare chiaramente utile a generare un blocco intestinale… ma in altri casi lo fa più subdolamente, con scelte più a lungo termine.

A me è successo che sapevo cosa stavo preparando, ma presuntuosamente ho pensato anche di poterlo digerire alla faccia di tutto e tutti… ma poi ho anche avuto la conferma che… se non avessi più avuto la necessità di manifestare quel dolore (il boccone mentale che non si può digerire), anche quel cocktail micidiale smetteva di fare effetto e in effetti, in soli 30 secondi tutto è tornato alla normalità.

Ma l’inconscio mi fece anche un’altro regalo in quella occasione…

Ero già guarito da tutto però pensavo sempre di dover andare a fare delle analisi per confermarmelo… perchè vagava in me l’idea che me la stessi raccontando e che forse era solo autosuggestione tutto quel che avevo ottenuto.

Dopo un paio d’ore arrivarono i risultati delle analisi e…

Tutto assolutamente perfetto e con in più una cosa che lasciò stupiti i due dottori di servizio quella notte… il cuore…

Io sono avevo fin dai miei 16 anni dei problemi gravi di aritmie cardiache per le quali ogni volta che facevo i controlli, fino ai miei vent’anni, i medici mi dicevano sempre di tenere a freno le forti emozioni perchè… sarebbero potute essere fatali…

Questo problema imparai a tenerlo a bada con il training autogeno portato un pò più in profondità ed imparando a controllare i battiti del cuore ogni volta che sballava, tuttavia… ai controlli risultava sempre “ballerino, irregolare”.

Però da un’anno non avevo più avuto nessuna necessità di autocontrollo, cioè il mio cuore aveva funzionato sempre bene.

L’elettrocardiogramma in quella occasione però ha lasciato di stucco i dottori… era assolutamente perfetto tanto da fargli dire che non avevano mai visto un tracciato così preciso, mai mai mai e nemmeno pensavano che avrebbero potuto vederlo in vita loro.

quindi…

L’inconscio mi ha dato la sveglia dicendomi che dovevo ritornare alla Auto-Osservazione ed alla consapevolezza dei miei pensieri.
L’ha fatto facendomi fare consapevolmente un cocktail micidiale per l’intestino
Mi ha fatto vedere che è lui che ci guida quando ci mettiamo nei guai, è lui che ci mette nei guai per farci capire qualcosa.
Mi ha fatto vedere in poche ore tutta la trafila dal pensiero sballato e incontrollato, alle scelte anche alimentari per creare un problema ad ok, fino a somatizzare quel pensiero nel corpo (ma lo stesso discorso vale per le somatizzazioni nella vita quotidiana, non solo nel corpo fisico) e poi mi ha anche dimostrato (con i risultati delle analisi) che potevo crederci pienamente nella mia guarigione…

Però mi ha dato anche un’altra conferma molto amara…

Ognuno sceglie inconsapevolmente le sue sofferenze e lo fa anche attraverso le scelte alimentari quotidiane.

Eliminare la carne perchè fa male… non sempre serve a migliorare la salute, anzi, molto spesso si ottengono risultati contrari proprio perchè chi ancora la mangia, attraverso quei problemi che si sta creando, sta cercando di manifestare qualcosa di cui non riesce a rendersi conto consapevolmente, cioè NON è consapevole di una serie di “pensieri ricorrenti” della sua mente per cui, l’inconscio, a quel punto ha letteralmente bisogno di somatizzargli qualcosa a livello fisico e lo fa, lo ripeto, anche attraverso le scelte alimentari.

Ps. la carne fa solo male… ma se continuate a mangiarla… vuol dire che vi serve per somatizzare tutto quel che prima o poi vi arriverà.

per saperne di più è consigliabile leggere qualcosa del Dottor Hamer di cui nell’allegato che segue c’è una buona panoramica, poi nel sito allegato troverete molte altre interessanti spiegazioni.

http://osservazionequantica.altervista.org/le-cinque-leggi-biologiche/

 

 

 

 

4 thoughts on “(in)consapevolezza alimentare e scelta vegetariana.

  1. Buongiorno leggo il suo blog con molto interesse. Volevo chiedere un consiglio relativo a dei corsi, come posso scriverle in privato?
    Grazie, Luciana

      • Ahí .. non sono per niente social e quindi non riesco contattarla con FB. Volevo capire come prendere confidenza con il mio inconscio , visto che è proprio il nostro linguaggio macchina.. Lei tiene dei corsi ?
        Grazie
        Luciana

        • non faccio corsi, a volte gli amici mi organizzano una chiacchierata tra noi in cui l’argomento della serata è l’inconscio e spesso prendono la piega di una specie di corso… ma non potrei definirlo proprio tale.

          se è importante contattami al seguente numero. 3209472370
          (mandami prima un messaggio perchè spesso faccio lavori che non mi consentono di sentire il telefono oppure non posso rispondere, sempre per questioni di lavori del momento).

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