Ignoranti di noi stessi

Siamo tutti ignoranti di noi stessi.
Siamo tutti ignoranti in tantissime cose,
esperti in qualcosa,
professionisti in due o tre.
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Ma c’è un tipo di ignoranza che non può essere tollerata nemmeno dalle parti più profonde di noi stessi e che provoca irrimediabilmente problemi anche gravi a chi volutamente, anche se inconsapevolmente ne è “portatore”:
l’ignoranza di sé stesso.
Conosci te stesso?
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Di solito, chi ignora se stesso è una bruttissima persona. Del resto, se non hai un buon rapporto nemmeno con te stesso, come pretendi di poter fare meglio con gli “altri”?
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L’educazione che ci è stata inculcata è stata mirata nella maggior parte dei casi a migliorare il comportamento esteriore
Il bon ton, le buone maniere, la buona educazione ecc. tutto questo non sarebbe sbagliato se fosse il risultato dello star bene con se stessi, ma purtroppo invece è quasi sempre e solo una facciata, un apparire, un sembrare, non un essere e quindi ovviamente è una cosa fondamentalmente falsa.
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Stiamo tutti nella stessa trappola, tutti, nessuno escluso. Qualcuno di più, qualcuno di meno, ma stiamo tutti nella stessa condizione.
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Tutto questo solo perché ignoriamo noi stessi, ignoriamo cosa ci comunica il nostro corpo, cosa ci comunica la nostra energia, la nostra anima, il nostro inconscio, ignoriamo la confusione che abbiamo dentro, guardiamo solo avanti oppure (inutilmente) solo indietro.
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Ignoriamo che i nostri pensieri
e l’energia che modula i nostri movimenti
e quindi la nostra capacità creativa pratica,
sono “calibrati” dalla nostra emotività profonda.
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Ignoriamo che
la forma che diamo a ciò che stiamo facendo
come qualunque forma possiamo percepire nel nostro ambiente
trasmette anche emotività.
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I nostri movimenti sono sia grandi che micro.
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I grandi movimenti sono dettati dalla mente,
i micro movimenti invece
sono dei dettagli impercettibili modulati dall’inconscio,
dalla nostra emotività profonda.
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Non possiamo controllarli, possiamo solo prenderne coscienza.
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Per questo motivo due oggetti simili fatti da due persone diverse trasmettono sempre qualcosa di diverso.
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Chi vedrà o utilizzerà la nostra creazione, ne sarà influenzato
seppur a volte a livello infinitesimale.
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Ma prova a immaginare
tante cose che
seppur a livello infinitesimale
ci trasmettono
consapevolezza,
AutoOsservazione, o “guardarci dentro”,
alla fine possono indurci a far accadere qualcosa
proprio in questa direzione
anche nella persona più “distratta” di tutte.
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Se viviamo nella paura, creeremo sempre più oggetti che un po’ la trasmettono, creeremo anche discorsi, scritture che la trasmetteranno.
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Ciò che emotivamente “serpeggia” in noi, viene inevitabilmente trasmesso attraverso ciò che facciamo. Non si può evitare.
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Potremmo provare a cambiare le parole, a usare parole più belle, potremmo provare a creare discorsi più belli ma in qualche modo, ciò che abbiamo dentro trasparirà oppure darà al nostro discorso un alone di falsità proprio perché abbiamo fatto un discorso magari anche bello ma con parole che non erano in sintonia con ciò che da dentro, il nostro animo voleva esprimere in quel momento.
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Che fare?
Sembra una trappola.
Come uscirne?
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Semplice (si fa per dire)
Basta rendersene conto, basta guardarsi dentro, basta osservare se stessi nel profondo del proprio cuore più frequentemente possibile durante tutto il giorno e semplicemente prendere cognizione e coscienza di cosa ci accade dentro.
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Non è indispensabile fare qualcosa di speciale o specifico,
anche se ci sono scuole utili per imparare a farlo bene,
ma già il “semplice guardarsi onestamente”,
senza pretese
se non quella di prendere cognizione e coscienza di sé stesso,
farà in modo che,
in ciò che facciamo quotidianamente
nelle nostre opere quotidiane
qualunque esse siano
noi trasmetteremo proprio questa presa di coscienza.
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Ciò che “accade” in noi stessi,
indipendentemente dalla nostra consapevolezza,
viene trasmesso fuori,
nel mondo che ci circonda
attraverso le nostre opere quotidiane,
attraverso tutto quello che facciamo e diciamo.
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Se diventiamo consapevoli di cosa ci succede dentro mentre viviamo la nostra vita
accadrà che
in ciò che facciamo
trasmetteremo una certa consapevolezza, la nostra consapevolezza
che verrà percepita da chiunque vedrà la nostra opera
qualunque essa sia
anche un semplice gesto
o il semplice modo di camminare, di parlare, di stare al mondo nella vita quotidiana.
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In chi vedrà ciò che stiamo facendo
anche senza che se ne renda conto,
accadrà qualcosa in questa direzione.
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Trasmettiamo sempre e soprattutto ciò che abbiamo dentro
prima di quello che
mentalmente
vorremmo dire o fare.
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Buona AutoOsservazione.

2 thoughts on “Ignoranti di noi stessi

  1. Buon giorno Sono Apollonio Daniele di anni64 sono d accordo che noi siamo lo specchio di ciò che pensiamo e ciò che facciamo e ciò che diciamo e quindi influenzano anche il nostro ambiente io ho la testimonianza molto vicina avevo mia nonna ansiosa mia madre ansiosa e io sono ansioso .ma quello che mi affascina e il guardarsi dentro il mio problema e proprio questo mi e un Po difficile dovuto alla mia incertezza alle mie convinzioni ,spesso mi chiedo se ne ho una ,e alla mia pigrizia e poca costanza ,dipendo tutto dal mio subconscio….un consiglio
    La ringrazio per il momento le auguro b.lavoro
    Apollonio Daniele

    • Buongiorno a te, prima di dirti qualcosa su “cosa o come fare”, ti ricordo, come già detto nell’intestazione del blog che io non sono un dottore.
      Tuttavia ho la mia esperienza di vita di cui in parte ne parlo in questo blog e che attraverso queste righe cerco di trasmettere nel modo più semplice possibile.

      Ci sono altri articoli in questo blog in cui si parla di “metodi”, se scorri e ne leggi un pò, soprattutto quelli degli ultimi tre/quattro anni, ci troverai sicuramente qualcosa che può aiutarti.

      In questa risposta breve ti posso dire che dovresti iniziare da qualcosa, qualunque cosa magari anche qualcosa apparentemente insignificante.
      vuoi cambiare una abitudine? inizia a cambiare qualcosa.
      scegli qualcosa di “semplice”, qualche abitudine che davvero è facile eliminare, ma fallo con l’intenzione di creare un primo tassello verso un cambiamento sempre più profondo.
      Ogni volta che ti ritrovi davanti a quell’abitudine semplice che vuoi cambiare, poniti l’intenzione di farlo con l’intenzione di scalare gradualmente la tua serie di abitudini fino ad arrivare anche a quelle che oggi ti sembrano impossibili da smontare.

      Quando quel primo cambiamento ti sembrerà acquisito, quando la nuova abitudine sarà diventata quasi spontanea, comincia la tua scalata verso qualcosa di un pò più impegnativo oppure, concediti ancora qualche altro cambiamento leggero ma sempre con la stessa intenzione.

      più piccole abitudini riuscirai a cambiare, più creerai in te la fiducia che si può cambiare e gradualmente andrai spontaneamente verso cose sempre più importanti.

      tuttavia, prima di avviare questi cambiamenti ti consiglio sempre di fare una buona AutoOsservazione seria, onesta, sincera e vera.
      magari, leggiti e medita bene il seguente post.

      http://osservazionequantica.altervista.org/autoosservazione-e-coscienza-collettiva/

      ricordati comunque che non si può cambiare nulla della propria vita senza esperienza, conoscenza, volontà, onestà.

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