Emozioni e pensieri.

10979345_10203559568860271_855870925_n - Copia

C’è un modo per rendere meno potenti le emozioni provenienti dalle credenze limitanti.

Il qui e ora…

Spieghiamoci meglio… perchè con queste poche paroline si è detto di tutto.

Con l’auto-osservazione costante dei tuoi pensieri, tu puoi “allentare” la presa di quei pensieri… “scomodi”.

Mi spiego.

Ogni pensiero spontaneo, ci arriva da qualche emozione, può essere una emozione indotta dall’esterno oppure qualcosa che ti sorge da dentro.

Bada bene, se è indotta dall’esterno, non è che non ti riguarda, NON E’ colpa di qualcuno esterno, è la tua reazione a quell’evento che ti ha “risvegliato” (e non provocato) quella emozione, è sempre un qualcosa in te che reagisce a quello che tu hai già dentro.

Quindi, più che parlare di cambiare le emozioni che abbiamo dentro, ripeto di nuovo, si deve parlare di cambiare il modo di reagire alle emozioni.

Esempio.
Lo stridio dei freni dei treni quando arrivano nella stazione è comunque fastidioso eppure…
Per uno che deve prendere quel treno per arrivare sul posto di lavoro lontano dalla sua terra e dalla sua famiglia per i prossimi due mesi, suonerà davvero brutto e… stridente, fastidioso..

Contemporaneamente, nella stessa stazione ci sono altre persone… su quel treno magari ci salirà anche una coppia di sposini in partenza per la luna di miele…

Lo stridio dei freni è lo stesso, pensi che lo percepiranno allo stesso modo?
secondo me gli sposini in luna di miele si sentiranno estasiati dall’arrivo del treno che finalmente li porterà nel loro posto scelto per il viaggio più bello della loro vita.

E’ sempre una questione di interpretazioni, di come tu vivi quell’emozione.

Molto spesso, succede che anche in una situazione in cui tu dovresti essere comunque felice, con una certa bella emozione di base, non riesci proprio a vederla come tale, è il caso di quelle emozioni inquinate dalle nostre credenze limitanti.

Ma torniamo all’auto-osservazione
Quando tu ti accorgi di un pensiero, e semplicemente lo osservi senza giudicarlo, senza pensare che sia un buon pensiero o un cattivo pensiero, senza dargli nessun valore ma lo osservi e basta… come se quel pensiero che ti passa per la mente venisse “proiettato” sullo schermo della tua mente, se tu riesci a distaccarti emozionalmente, a non farti prendere dall’emozione che è all’origine di quel pensiero, lo vedrai lentamente smontarsi e spegnersi e con esso, si spegneranno anche gli effetti negativi dei pensieri “a ruota libera” che appestano la nostra mente.

Se lo farai costantemente, questo ti porterà ad “accorgerti” di te stessa.

Passo passo, arriverai a sentire le emozioni che soggiacciono a quei pensieri, poi arriverai a vedere da dove vengono e dove vanno quelle emozioni o meglio… come si muovono dentro di te, poi ancora, arriverai a percepire le tue emozioni dentro di te, nel tuo corpo.

Ogni emozione, si localizza e manifesta in una determinata area del corpo fisico.
sto parlando di microtensioni muscolari, ma davvero di cose sottili, però percepibili.

sono queste microtensioni muscolari secondo me (tra tutto quel che ho letto fin’ora non l’ho trovato scritto da nessuna parte, questo è frutto solo della mia personale auto-osservazione, magari c’è anche da qualche parte qualche libro che ne parla, ma io non l’ho ancora trovato quindi prendetela per quel che è, cioè il parere mio personale basato solo sulla esperienza personale) a determinare il maggior consumo di energia di cui sono vittima le persone moderne che non fanno meditazione.

La vera meditazione porta a fermare i pensieri, fermando i pensieri è inevitabile che si fermano anche le manifestazioni emotive e con esse, si fermano questi micro sprechi continui di energie.

Chi medita regolarmente, gradualmente arriverà ad avere un solo pensiero per volta nella sua mente, ciè quello che riguarda quel che sta facendo in quel momento facendolo nel modo migliore possibile, sempre e con il minimo dispendio di energie sia fisiche che mentali.

Ricordate la presentazione di quel professore di fisica che chiese ai suoi studenti quanto pesava il bicchiere che aveva in mano?

La risposta fu…
Dipende! Da quanto tempo lo tengo in mano, se lo tengo per 1 minuto non pesa nulla, se lo tengo mezz’ora mi farà male il braccio, se me lo porto dietro per tutta la vita….

Ecco, queste microtensioni muscolari che sono la manifestazione delle nostre emozioni, se non vengono riconosciute, a lungo andare, ripetendosi sempre e continuatamente possono fare lo stesso lavoro di quel bicchiere che non lasci mai dalle tue mani…

Possono provocare anche dolore e/o addirittura malattia.

Una emozione mai compresa e mai sfogata, è come quel bicchiere d’acqua.

Tornando ancora una volta a come allentare la pressione dei nostri pensieri spontanei, concludo dicendo come ho fatto io ad indurre in me questa cosa apparentemente così difficile.

Io ho preso con me ed ho messo in tasca un sassolino piccolo, ogni volta che lo toccavo mi fermavo giusto un attimo a rendermi solo conto di cosa stavo pensando, se pensavo a quel che stavo facendo in quel momento o se ero a ruota libera nei pensieri “sparsi”… ma giusto 3 secondi, giusto per rendermene conto.

Il sassolino, è servito solo come promemoria casuale,


Più volte al giorno lo fai, più velocemente arriverai a farlo spontaneamente, fino ad avere un buon controllo di tutto quel che ti riguarda per davvero, cioè quel che pensi quando non ti rendi conto di pensare.

Nota bene, non è che così ribalti in un giorno la tua vita, ma il casino in cui viviamo si calma gradualmente e, pian piano ma inesorabilmente, sempre, le cose diventano più chiare, non è detto che risolvi tutto solo con l’auto-osservazione, ma con la chiarezza che acquisirai su te stessa, almeno si cominciano a limitare i danni… e poi arriva anche la rinascita, la risalita.

Così facendo, l’artefice di tutto sarai stata tu.

Inoltre, con un percorso simile alle tue spalle, quando farai qualche corso sul inconscio, ti sarà decisamente più facile capire tutto quel che c’è da capire.

Scusate la mia solita lungaggine. 🙂