Dinamiche e doni dell’inconscio.

Dinamiche e doni dell’inconscio.

14 maggio 2017.

Giusto un anno fa, a pochi giorni dalla perdita di papà, la sera del 14/15 maggio, stando a letto, non riuscivo a prendere sonno.

 

I pensieri si rincorrevano, pensavo, pensavo, pensavo e (forse) “ragionavo”.

 

Mi sono alzato dal letto, sono andato in dispensa e ricordo di aver preso tre cose da mangiare ma non ricordo cosa, vedendomi queste tre cose in mano, in un momento di lucidità, mi sono detto che non erano cose che si potevano combinare insieme perché mi avrebbero inchiodato lo stomaco.

Ma subentrò una presunzione immediata che mi fece pensare di essere arrivato oramai ad un livello di superiorità tale da… da potermi permettere di mangiare anche le pietre, dopo aver messo in pratica tutte le guarigioni possibili e tutte da un insieme di fattori collegati tutti ad “una certa consapevolezza”…

Insomma, pensai… uno come me non ha più limiti…

Così mangiai queste tre cose, ritornai a letto e ripresi a rimuginare i miei pensieri.

 

Poco dopo cominciai a stare male, vado in bagno, provo a vomitare ma niente, intanto sale un dolore tra lo sterno e la bocca dello stomaco, comincia un sudore freddo…

Chiamo mio fratello che subito mi porta al pronto soccorso.

 

Arrivati la, il dottore di turno dice subito che è un infarto, ma lo dice quasi senza pensarci, solo dopo prende la sua attrezzatura e verifica.

Dopo aver controllato mi vorrebbe rassicurare ma non se la sente e mi manda comunque in ospedale per un controllo più approfondito.

 

Arrivati in ospedale mi fanno subito 8 prelievi e l’elettrocardiogramma.

Poi, rimasto sul lettino dell’ospedale, in attesa dei risultati delle analisi e della lettura del tracciato del cuore…

In silenzio… Mi sono detto…

Ma dove mi trovo?

Ma che sta succedendo?

Ma che ci faccio io in ospedale?

Ma cosa mi sta succedendo?

Ma cosa sto sentendo?

Ma cosa ho studiato in questi anni?

Ma io! Proprio io sono finito in ospedale???

Ah… Ecco!

Credo di aver passato qualche giorno senza rendermi conto di quello che stava succedendo, credo di aver passato qualche giorno di “assenza”, qualche giorno senza AutoOsservazione.

Ok, ricominciamo adesso.

Cosa sento io?

Questo malessere cosa mi trasmette?

Sembra un dolore alla bocca dello stomaco.

Cosa potrebbe significare?

Forse qualcosa di difficile da digerire?

Ok, sicuramente é stato un pensiero tormentone che mi ha pervaso…

Ma adesso andiamo a vedere qual’é tra i tanti pensieri che abbiamo coltivato inconsapevolmente…

E la prima cosa che m’é venuta in mente é stata quella giusta.

Una persona che avrebbe dovuto almeno fare un cenno per la morte di mio padre e invece, pur avendo sicuramente saputo, non si è degnata nemmeno di un telegramma.

Ok, ma lo sai che c’è?

Macchissenefregaaa!!!

Mavaffancuore!!!

E te lo dico davvero con tutto il cuore anzi…

Anzi, addirittura ti ringrazio perché adesso che sono ritornato in me, sto capendo perché mi trovo qui, su questo lettino dell’ospedale…

Ora ho capito il grandissimo dono che mi hai fatto!

Intanto il dolore alla bocca dello stomaco si è dileguato come se fosse stato iniettato uno sturalavandini… In 30 secondi é sparito tutto.

Poi mi sono reso conto immediatamente di come ha fatto il mio inconscio a portarmi su questo lettino d’ospedale.

 

Quelle tre cose che mi ha fatto mangiare, servivano a creare il blocco dello stomaco, servivano a somatizzare il fatto indigeribile sul quale stavo rimuginando da qualche giorno, mi ha fatto vedere la dinamica della vita, mi ha fatto vedere come si crea una malattia o un malessere, mi ha fatto capire che perfino quella persona indigesta ha un ruolo nella vita.

 

Mi ha fatto capire che non sono ancora arrivato e che la strada è ancora lunga ma è una bella strada e…

E che c’è anche un bel panorama.

Mi ha fatto capire che anche un lutto importante è parte della vita e soprattutto é un prezioso promemoria per ricordare che non si deve perdere tempo prezioso.

La vita va osservata costantemente, proprio la vita, proprio lo scorrere della vita!

 

Non tanto le cose che accadono, non tanto le persone con le quali ci relazioniamo ma proprio la vita…

Le persone, le altre persone, le cose, i fatti materiali, sono soltanto un mezzo che l’anima usa per manifestarsi, perfino il nostro corpo è solo un mezzo che l’anima usa per manifestare se stessa e le lezioni che vuole imparare ed insegnarci.

La vita scorre e va avanti e non possiamo permetterci di dimenticarci di noi stessi…

Noi stessi prima di tutto.

Non per egoismo ma per logica, se non miglioriamo noi stessi, non possiamo aiutare nessuno…

 

Possiamo dare solo quello che abbiamo realmente e tangibilmente in mano, tutto il resto sono solo chiacchiere al vento…

Non possiamo dare cose che non abbiamo!

 

Anche un sapere, possiamo trasmetterlo solo se l’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle altrimenti sono soltanto chiacchiere lette qua e là.

 

In quella esperienza ho capito tante cose delle dinamiche che usa l’inconscio per manifestarsi ma le ho viste tutte insieme, in un concentrato straordinario.

 

Ma i regali del mio inconscio non erano ancora finiti…

Ero guarito da tanti problemi e allergie giusto un anno prima, sempre e solo grazie alle conoscenze dell’inconscio e di varie tecniche bioenergetiche,

Tra le tante cose risolte, c’era anche la guarigione da pericolose aritmie cardiache e da sbalzi di pressione… Tuttavia, avendo lavorato nell’inconscio ed essendo per me una cosa nuova, mi veniva spesso il sospetto che forse era solo autosuggestione… e pensavo ogni tanto di doverlo comunque fare un controllo in ospedale… lo pensavo ma non lo facevo mai, forse per paura di scoprire che non c’era stata una vera guarigione… chissà?

 

Quella fu l’occasione e il risultato fu meraviglioso.

All’arrivo dei risultati, i medici dissero che era tutto assolutamente perfetto e sul cuore in particolare restarono stupiti…

Dissero, “un cuore così perfetto non l’abbiamo mai trovato” e mentre lo dicevano tutti e due i medici si passavano e ripassavano la strisciata dell’elettrocardiogramma con un’aria di persone estremamente coinvolte nella lettura del tracciato, si vedeva in modo estremamente chiaro il loro stupore.

 

Dopo tutti i regali di quella nottata, la sorpresa finale fu la conferma delle altre mie guarigioni.

Ho sentito una sensazione di voce interiore che diceva…

Ecco, hai avuto la prova, è tutto vero, sei totalmente guarito, smettila di avere dubbi, ma non è finita qui, adesso ricominciamo a studiare perché la strada è ancora lunga.

 

Quando impariamo la vera e costante AutoOsservazione, i doni della vita ci arrivano da qualunque parte, anche da una persona indigesta, basta riuscire a fermarsi e coglierli.

Giuseppe Lembo.

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leggi anche questi altri articoli correlati all’argomento, per completare l’esperienza… http://osservazionequantica.altervista.org/il-senso-delle-esperienze-negative/

leggi anche quest’altro articolo che apparentemente è fuori contesto ma… tu leggilo ugualmente, capirai il perchè del collegamento che ti ho offerto qui… http://osservazionequantica.altervista.org/i-calendari-la-luna-e-stelle/

2 thoughts on “Dinamiche e doni dell’inconscio.

  1. Ciao, sono elena, sto facendo lo stesso percorso, e devo dire che adesso e’ tutto meraviglioso, hai scritto cose molto interessanti ed utilissime. Per questo ti ringrazio

    la mia mail e’ [email protected]

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