da, Le tre menti inconsce, di Antonio Origgi

 

“Mai come in questo periodo sono nate tante tecniche per la crescita personale. È vero?

Ce ne sono centinaia, di tutti i tipi e per tutte le tasche, ma mi piacerebbe fare una riflessione proprio su questo argomento: Perché così tante tecniche? Ve lo siete mai domandato?


Facciamo un passo indietro. Forse vi ricordate il boom del pensiero positivo. Il pensiero positivo nasce ai primi del 900 con lo studioso Napoleon Hill, forse il precursore di quella corrente che va sotto il nome di successo personale. Ma il boom del pensiero positivo arriva negli anni 70 e, forse, raggiunge il suo culmine negli anni 80 con i libri di Luise Hay.

Tutti ne parlavano, si sono scritti centinaia di libri, forse migliaia, in tutto il mondo, sono nati corsi su corsi e poi, piano piano, il boom si è esaurito.

Si, se ne parla ancora, ci sono ancora libri che trattano l’argomento, ma non come prima. Alcuni tengono ancora seminari sul pensiero positivo e se lo fanno è perché in alcuni casi funziona. Ma non sempre, e il boom degli anni 80 si è letteralmente sgonfiato. Perché?


Tanti l’hanno provato, tanti hanno ripetuto migliaia di volte una certa affermazione, magari l’hanno scritta su post-it appiccicati in ogni angolo della casa, sullo specchio del bagno, sul frigorifero, e le prime volte era bello leggerli. Le prime volte dava una certa emozione e per qualcuno quei pensieri hanno funzionato. Ma non per tutti, anzi, se dobbiamo essere sinceri, dobbiamo affermare che la maggior parte delle persone non hanno raggiunto ciò che desideravano. Perché?


Andiamo avanti negli anni e parliamo di un altro grande boom, quello della legge di attrazione.

È un boom nato nel 2004 con il libro di Esther Hicks “Chiedi e ti sarà dato”. Insieme a “The Secret”, sono entrati nelle classifiche dei libri più venduti. E anche in questo caso è stato come un’onda di piena. Ricordo una mattina, ero entrato in una delle librerie più specializzate in testi di crescita personale e spiritualità e ho sentito uno dei titolari rivolgersi ad un cliente dicendo, “si, ma quelle cose lì ormai non vanno più, ora ciò che conta è la legge di attrazione, è quella che cambierà il mondo”.

Non so di cosa parlasse il suo interlocutore, ma la frase che udii fu sintomatica di ciò che stava accadendo nel mondo dei formatori. Così sono nati un numero esagerato di siti web sull’argomento, sono stati scritti centinaia di libri con ricette per attirare la realtà, tanti si sono inventati maestri e in ogni dove si teneva un seminario sulla legge di attrazione.

Tutti ne parlavano, tutti la insegnavano, tutti dicevano quanto fosse facile attrarre denaro, salute, amore.
Mai come in quel periodo ho visto tante persone interessate ad un argomento di crescita personale, un interesse che ha toccato tantissime persone, molte delle quali, fino ad allora, non avrebbero mai pensato di interessarsi ad un tema simile.

Ho visto persone di tutte le classi sociali e di tutte le età andare alla ricerca spasmodica di qualcuno che spiegasse loro, che desse la chiave del funzionamento di quella legge tanto misteriosa, quanto affascinante.


Poi, come è successo per il pensiero positivo, il pallone si è sgonfiato.


Oggi, sfogliando i cataloghi di corsi di crescita personale si fa fatica a trovarne uno che citi la legge di attrazione. Sì, qualcosa c’è ancora, ma è un’offerta marginale rispetto a quello che si vedeva fino a 10 anni fa.

È buffo, ma è così. Tutti i supposti maestri ed insegnanti che si spacciavano competenti dell’argomento, che insegnavano agli altri come farla funzionare, oggi sono spariti, o si sono convertiti ad altre religioni.


Ho sentito tantissime persone parlare inizialmente in maniera entusiastica della legge di attrazione, poi, quando si è cominciato ad andare sui problemi reali, sui bisogni più profondi, sulle cose che davvero interessavano, ecco che, magicamente sembrava avere smesso di funzionare. Perché?


In questi ultimi anni è nata un’altra stella: quella della fisica quantistica.
In realtà la fisica quantistica è nata quasi 100 anni fa, ma, chissà perché, solo ora va così di moda.

Dato che non si vendevano più così tanti libri e corsi sul pensiero positivo e sulla legge di attrazione, ci voleva un’altra idea per vendere. E purtroppo quando si fa leva sul malessere delle persone, è facile inventarsi risposte e vendere illusioni.
Così sono nati libri su libri, siti su siti e corsi su corsi, che contengono nel titolo il termine quantico.


Se cercate sul web trovate un numero assurdo di libri, siti, tecniche che fanno riferimento alla fisica quantistica, tutti, più o meno, basati su una delle teorie di riferimento, che recita: “data una sufficiente opportunità, virtualmente nulla è impossibile”.

Tutto è possibile, basta volerlo, basta applicare le tecniche imparate nel nostro corso. Poi, nel caso non funzionassero, sarà solo un problema vostro, non ci avrete creduto abbastanza. Già.


E come è accaduto per il pensiero positivo e per la legge di attrazione, anche la moda della fisica quantistica finirà. E sapete perché? Perché la maggior parte delle persone che si sono illuse, che hanno sperato di ottenere ciò che desideravano, che hanno sperato di trovare la bacchetta magica, si ritroveranno con qualche risultato, magari di poco conto, ma con i problemi più gravi e importanti ancora una volta irrisolti. È capitato anche a voi qualcosa del genere?


Pensiamoci bene, cosa hanno di diverso il pensiero positivo, la legge di attrazione e le teorie di fisica quantistica? Se ci riflettete bene, al di la della formulazione magari un po’ diversa delle teorie, dicono tutte la stessa cosa. E allora che bisogno c’era di inventarsi tanti nomi, tanti libri, tanti seminari?


Non stiamo dicendo che tutte queste teorie sono false, al contrario, sono assolutamente vere. E funzionano. Non sarebbero mai diventate famose se non avessero dei presupposti di verità. Il pensiero positivo funziona, eccome, solo che c’è un “ma”. La legge dell’attrazione è assolutamente vera, eccome, ma non funziona come vorremmo e bisogna assolutamente capire come e quando funziona per non rimanere delusi. La fisica quantistica è fisica, non è una barzelletta, ma dalla teoria alla pratica ci passa lo stesso “ma” che non fa funzionare la legge di attrazione, o il pensiero positivo, come vorremmo. Dirò di più, anche i tanti libri scritti sono stati utili, perché, in ogni caso, hanno aperto la mente a tante persone.


Quel che è certo è che abbiamo un grande bisogno. Abbiamo un grande vuoto dentro per attaccarci così ad ogni moda, ogni bacchetta magica che i tanti imbonitori si inventano per fare soldi. Abbiamo un vuoto che con la volontà non riusciamo a colmare e non ci fa essere felici. Ed è per questo che siamo così vulnerabili, così pronti ad aggrapparci ad ogni possibile via per sciogliere quel nodo che sentiamo dentro.


La soluzione passa però attraverso un processo che si chiama conoscenza e consapevolezza.

Solo dopo le formule e le tecniche possono funzionare. Tutte. Solo quando avremo imparato chi siamo, perché stiamo vivendo i limiti che ci tengono prigionieri, e avremo imparato la via per accettarli e integrarli, potremo, finalmente, costruire un futuro diverso.


Il motivo per cui molto spesso e per le cose più importanti la maggior parte delle tecniche non funziona, dipende dal presupposto su cui si basano. Il presupposto su cui si basa la stragrande maggioranza dei metodi di crescita personale è che l’inconscio sia programmabile come un computer. Anzi, molti lo paragonano proprio ad un computer e questo è l’errore più grande. Il secondo errore è che per modificare le credenze inconsce sia sufficiente la volontà , oppure qualche tecnica particolare come il picchiettare su un orecchio o altri parti del corpo.


In effetti ci sono parti del copro che corrispondono a punti energetici ben conosciuti da tutte le culture antiche, dall’ayurveda alla medicina tradizionale cinese, e questi punti hanno effettivamente un collegamento con i traumi bloccati e somatizzati. Ma lo sbloccare quei punti non sempre è sufficiente.


Ciò che molti non hanno ancora capito, nonostante la scienza ufficiale ci sia già arrivata (McLean 1990) è che quello che i più chiamano mente inconscia, o subconscia, o inconscio, in realtà è l’insieme di tre coscienza separate, autonome e distinte che possono avere obiettivi, linguaggi, opinioni e valori diversi tra di loro. Sono tre coscienze ben definite, conosciute, facili da comprendere e da conoscere, frutto dell’evoluzione della vita su questo pianeta, altro che Mr. Hide, o “ombra”, o cose simili.

Finchè non si comprende questa realtà, soprattutto una delle tre “menti” può completamente fregarsene (scusate il termine, ma a volte ci vuole) degli input che riceve e che a volte neppure gli arrivano. Se questa “mente” non si sente compresa, accolta e, soprattutto, non si fida di noi, la stragrande maggioranza dei nostri tentavi di cambiare le sue credenze risulteranno completamente vani.


Oltre al motivo che ho appena indicato ce ne è un altro, in realtà strettamente collegato al primo, per cui a volte non riusciamo a realizzare i nostri obiettivi. Questo secondo motivo è di carattere prettamente spirituale, ma di questo ne parleremo in un capitolo più avanti.”
Tratto dal libro “Le 3 menti Inconsce – la chiave per guarire la tua vita”