Cambiare mente (mentalità)

Bisogna trovare una nuova mente (mentalità).

Non si può risolvere un problema con la stessa mente (mentalità) che l’ha creato. (A. Einstein)

La nostra mentalità è stata letteralmente creata da chi ci manipola come burattini.

Anche gli apparenti rivoluzionari, quelli che “scendono in piazza” a sfasciare tutto, a lottare e portare in giro striscioni apparentemente contro il potere, in realtà lo fanno partendo da una mentalità plasmata sempre da “loro”, hanno studiato sui loro libri, hanno ragionato con i loro concetti, si sono “formati” sulle idee che gli sono state messe davanti sempre da chi ha sempre comandato tutto.

Sono stati molto bravi a creare le due fazioni per metterle sempre contro tra di loro facendoci sentire parte di una o dell’altra.

Se non sei camicia nera, allora sei camicia rossa! Giusto per fare un esempio, ignorando totalmente (e volutamente) che esistono altri milioni di possibilità e validi motivi per non essere ne di un colore e nemmeno dell’altro.

Devo ammetterlo, sono stati geniali a farci credere e, credere davvero, che esiste solo questo oppure quell’altro, e nient’altro.

Bisogna scendere letteralmente dal carrozzone, da questo carro di carnevale che lotta per essere più bello “e giusto” degli altri mentre tutti gli altri carri fanno esattamente la stessa cosa.

Crediamo di essere dalla parte del giusto esattamente come tutti gli altri credono di esserlo anche loro.

È raro che qualcuno salga sopra un carro che non è in armonia con il suo sentire profondo, cosa di cui nessuno di noi è consapevole.

Basterebbe un po’ di sana e ONESTA AutoOsservazione per scardinare dentro noi stessi certe convinzioni. Onesta almeno verso noi stessi, dentro noi stessi.

Una volta creata una crepa nel guscio in cui ostinatamente vogliamo restare chiusi (al sicuro?), Appena entra un po’ di luce, tutto cambia veramente e questo fa paura, fa veramente paura.

È la verità che fa veramente paura in questo periodo storico perché non siamo “attrezzati” per “affrontarla”.

Ci mancano proprio le sinapsi nel cervello per collegare tra di loro più di dieci parole che siano tutte vere nel loro significato più profondo.

Ogni discorso che facciamo (compreso questo scritto), è generato e gestito dalla mentalità che ci è stata facilitata in tutti gli anni che abbiamo vissuto immersi in questo mare di informazioni, sempre sapientemente manipolate per spingerci a “credere” in qualcosa invece che in qualcos’altro.

Anche oggi con la rete internet che ha accelerato tutto, siamo ancora più vincolati di prima al credo che abbiamo (inconsapevolmente) scelto di seguire.

Questo messaggio per esempio, sarà visibile solo a una parte dei miei 2500 contatti, una piccola parte, tutti gli altri non lo vedranno perché l’algoritmo lavora per fare in modo da tenerci “divisi” farà in modo da tenere in vita la dualità tra noi che leggiamo questo tipo di messaggi e “gli altri” che “solitamente” leggono altro.

La verità è un’altra, non la troveremo in rete e nemmeno in questo che sto scrivendo io qui e che tu stai leggendo.

La verità è qualcosa di cui non si può parlare perché forse sono state tolte le parole dal vocabolario per poterla descrivere veramente tutta o almeno abbastanza da esprimere un concetto comprensibile.

Alla fine, l’unica verità che possiamo vedere e comprendere è quella che sta dentro ognuno di noi e che per ognuno è diversa oggi e credo che quando inizieremo a vederla davvero, continuerà a cambiare ogni giorno.

Onestà… Onestà almeno verso se stessi per poter sentire ciò che ci succede dentro senza l’interferenza e la distorsione della nostra mente (o mentalità acquisita).

AutoOsservazione, osservazione di se stessi.

Sto parlando di sentire dentro se stessi, senza giudicare nulla perché, prima di tutto nessuno vuole essere giudicato e ovviamente nemmeno noi stessi, tanto più non vorremmo mai essere giudicati dal giudice più severo di tutti che siamo noi, quando parliamo di noi stessi.
Nessun giudizio.

Se stiamo facendo qualcosa…
Bene, semplificando al massimo
mi fa stare bene?
Si?
No?

Tutto qui, non c’è nulla da cambiare, c’è solo da vedere, veramente, onestamente, solo in noi stessi.

Ma sempre, in ogni cosa.

Solo così si rompe quel guscio protettivo di convinzioni che ci ha rinchiusi dove siamo, nel nostro personaggio che ci siamo creati e che continua a farci schierare da una parte o dall’altra convinti sempre che siamo noi i “giusti” anche quando i fatti dicono palesemente il contrario…

Poi ancora, osserva la natura.

La natura è verità, perfino nonostante le mille manipolazioni che ultimamente sta subendo.

Il mondo è un ologramma, in qualche modo, ogni cosa che facciamo porta la nostra firma o la firma dell’emotività che ci pervadeva mentre abbiamo realizzato il nostro lavoro, la nostra opera, ciò che abbiamo fatto, qualunque cosa essa sia. Ciò che facciamo ci trasmette qualcosa che è il riflesso di quel che abbiamo dentro. La stessa cosa fa la natura quando la osserviamo, con la differenza che Lei ci trasmette qualcosa che ci può riportare alle nostre origini, a qualcosa di originale, di vero, di autentico com’è ogni cosa della natura.

Se vivi in città, trova il modo per andare in un bosco oppure al mare, ma lontano dal frastuono dei turisti, almeno una volta a settimana e per almeno mezz’ora spegni il telefono.

Non fare nulla, pensa il meno possibile, ascolta solo con i sensi, non ragionarci.
Passeggia e guarda… e basta.

Ogni cosa che vediamo non cambia con il nostro giudizio, ma cambia ciò che può trasmetterci e ciò che raccoglieremo quando osserviamo qualcosa con la mente giudicante, sarà un giudizio che non riguarda ciò che abbiamo visto, ma solo noi stessi.

Difficilmente ci renderemo conto di questo, facilmente crederemo di aver espresso un giudizio verso ciò che abbiamo giudicato, ma nella realtà il giudizio espresso riguarda solo noi, cioè stiamo giudicando solo noi stessi attraverso quello che pensiamo delle altre cose o persone.

Senza rendercene conto, il nostro inconscio si sentirà giudicato, i primi a starci male saremo noi e spesso saremo solo noi.

Osserviamo cosa ci accade dentro, forse riusciremo a vedere anche il collegamento sottile con tutto ciò che ci circonda.

La verità va presa a piccole dosi ma quotidiane e costanti, altrimenti impazzisci.

AutoOsservazione.
Onestà.
Natura.