Forza di volontà (le forze interiori)

Ascoltare la volontà interiore.

La volontà consapevole

la volontà inconsapevole

le forze contrapposte di cui siamo inconsapevoli.

Quando dobbiamo fare qualcosa, nascono dentro di noi un insieme di forze contrapposte tra di loro.

È un pò come nei muscoli del corpo.

Nel braccio per esempio, se devi raddrizzarlo contari i tricipiti, se devi piegarlo, contrai i bicipiti.

Questo accade però sempre simultaneamente, mentre un insieme muscolare si contrae, l’altro si distende, uno tira, l’altro molla contemporaneamente e progressivamente e, sottolineo, progressivamente.

Cosa accadrebbe se nel piegare il braccio venisse immediatamente e totalmente annullata la resistenza dei tricipiti?

Credo che ne risulterebbe un movimento a scatto incontrollabile e impreciso… e forse ci tireremmo un pugno in faccia da soli.

Le forze (psichiche) che agiscono dentro di noi per farci fare o non fare le cose della vita quotidiana, agiscono in un equilibrio molto simile a quello dei muscoli del corpo, del resto, il corpo non è altro che la somatizzazione della volontà divina fattasi carne e come tale, risponde alle stesse leggi divine di cui è fatto, agli stessi equilibri, agli stessi giochi di equilibri.

Quindi, quando dobbiamo fare qualcosa, entrano in funzione questo genere di gioco di equilibri di “forze interiori” che si muoveranno in una direzione o nell’altra opposta.

Avere o non avere abbastanza forza di volontà per fare delle cose, il più delle volte non è il modo esatto di vedere le cose, il modo migliore di vedere queste volontà interiori sta nel riuscire a “sentire dentro”, questo gioco di equilibri interiori e capire quanta forza stiamo inconsapevolmente mettendo in una direzione o nell’altra…

o in contrapposizione.

Quando non riusciamo a fare con sufficiente fluidità qualcosa che sappiamo di dover fare, dovremmo cercare di capire cosa non permette in noi “lo sbilanciamento nella direzione del fare”.

Molte volte, quasi sempre, non è una vera mancanza di volontà ma piuttosto una contrapposizione interiore che silenziosamente “non molla” per permettere “il fare”.

Molte volte, anzi, quasi sempre, non serve metterci più forza, la difficoltà a fare le cose è determinata molto o quasi del tutto dalle forze interiori che dovrebbero mollare ma non lo fanno.

questo spiega perchè, a volte, un progetto portato avanti con tanta fatica ma con scarsi risultati, quando siamo ormai psicologicamente esausti e non ci interessa quasi più, pur non dandogli più energie, lo vediamo realizzarsi quasi da solo.

Cos’è successo?

È successo che, nel cominciare a disinteressarci abbiamo mollato anche quelle resistenze interiori che ci impedivano la “giusta flessione” di quella volontà, come fosse un muscolo contrapposto che non si oppone più e il movimento diventa finalmente libero e perfino leggero… e quel progetto tanto difficile si realizza sotto i nostri occhi quasi increduli per la semplicità… una semplicità che prima di allora non avevamo mai nemmeno ipotizzato.

La vita è davvero tutta un “gioco di equilibrio interiore”.

Davanti alle difficoltà, più che cercare chi ci ostacola dal di fuori, si dovrebbe cercare IN NOI STESSI quali forze interiori stanno facendo resistenza e/o stanno permettendo agli eventi esterni di farci resistenza.

Gli ostacoli esterni sono sempre in qualche modo ricercati da una parte di noi che sta facendo resistenza dentro.

Il proverbio che dice…

l’uomo di successo trova opportunità nelle difficoltà, l’uomo di insuccesso trova scuse nelle difficoltà…

lo dimostra chiaramente (specialmente alla luce di questo modo di vedere).

Prova a fare un esperimento, adesso.

Segui bene le poche istruzioni…

Mettiti in piedi

mettiti in perfetto equilibrio, braccia lungo i fianchi allungate verso il basso, lungo il corpo, libere, appese.

cerca di sentirti bilanciato, cioè nè spinto in avanti e nemmeno spinto all’indietro e mentre cerchi questo equilibrio non pensare a nulla, pensa solo a cercare questo tuo equilibrio.

in perfetto equilibrio…

adesso pensa a qualcosa che è da tempo che vorresti fare ma ancora non sei riuscito a fare, pensaci proprio mettendoti prima nel pensiero della fase di realizzazione, cioè il lavoro per farlo, poi nella fase finale, cioè nel progetto realizzato, immagina di stare nel tuo progetto perfettamente e definitivamente realizzato, senza troppi dettagli, fai una cosa veloce.

Ora cerca di sentire cosa a livello sottile succede al tuo equilibrio, come cambiano i tuoi equilibri interiori ed esteriori, prova a sentire come ti sbilanci…

ci scommetto tutto che adesso ti sei sentito tirare, sbilanciare all’indietro.

È inevitabile, è qualcosa dentro di te che ti ha rivelato dove stai tirando tu… cioè quel che la tua volontà interiore ti sta chiedendo di fare o di NON fare.

Questo è uno dei tanti test kinesiologici per fare domande all’inconscio, al proprio inconscio.

Attenzione però… perchè questo è un argomento molto delicato e particolare.

Questo non significa che tu quella cosa non devi farla, questo significa solo che, con gli equilibri interiori che adesso vivono in te, la realizzazione di quel tuo progetto determinerebbe uno sbilanciamento che porterebbe ad avere dei problemi (problemi di equilibri interiori) e non è da escludere che il cambiamento di quegli equlibri interiori si posa tramutare anche in un problema fisico e/o di salute.

Ripeto, non significa questo che quel progetto è da abbandonare a priori, ma è il segnale chiaro che, quel progetto ha in se qualcosa che dentro di te non è ancora armonizzato per accoglierlo.

La ricerca di quel progetto potrebbe avere molti risvolti.

Il più delle volte il tuo progetto non si è realzzato perchè era solo un modo proprio per manifestarti quel qualcosa, quella sofferenza interiore che te lo impedisce.

L’inconscio cerca sempre di manifestarci i suoi disagi interiori, molto spesso lo fa in questo modo, mettendoci nel desiderio di qualcosa e cominciando così a farci sentire un disagio interiore, un suo disagio profondo che noi dovremmo comprendere… del resto, il nostro cammino di vita, la nostra vita, è proprio in funzione di queste guarigioni interiori, se non lo facciamo, se sfuggiamo a loro, loro ci rincorreranno per tutta la vita in qualunque ambiente andremo a vivere, le stesse sofferenze interiori si manifesteranno sempre uguali a se stesse.

La guarigione può avvenire in tanti modi, ma due sono quelli predominanti.

Il primo è la comprensione del problema inconscio, cioè la comprensione di quel momento della nostra infanzia in cui è avvenuto il blocco emotivo che si sta manifestando adesso nel vivere quotidiano.

Il secondo è attraverso la sofferenza. Questo secondo modo è però spesso fallace nei primi tentativi perchè davanti alle manifestazioni di sofferenza siamo stati indottrinati a pensare che dipendano da cause esterne e se viene portato avanti per troppo tempo… può finire per somatizzare il problema in malattia con tutte le ovvie e conosciute conseguenze.

La malattia in se, molto spesso è (come insegna Hamer) la risoluzione di un conflitto… ma in realtà non risolve davvero il conflitto interiore e profondo, ma solo l’ultima manifestazione facendoci perdere interesse nei confronti dell’evento che ci ha manifestato per l’ennesima volta il problema inconscio che non avevamo compreso.

http://osservazionequantica.altervista.org/linconscio-gli-specchi-lambiente-e-la-guarigione-spontanea/ )

Tuttavia, se nel soffrire per qualcosa noi riusciamo a dirottare questa sofferenza in una consapevolezza, e qui si ritorna al punto precedente, la nostra consapevolezza riscriverà qualcosa in modo tale da ridurla progressivamente fino ad annullarla per sempre, eliminando il blocco emotivo… ma ripeto… alla fine, si ritorna sempre lì, ascoltare il nostro bambino interiore.

Il nostro bambino interiore, cioè la parte di noi bambini, di quando eravamo bambini, quella parte di noi che ha da completare delle esperienze dell’infanzia che non è riuscito a comprendere abbastanza bene da permettere il fluire libero della vita dell’adulto che siamo oggi, spingerà sempre per far sentire “le sue ragioni” e lo farà in tantissimi modi.

Può farlo facendoci desiderare qualcosa, cioè focalizzando la nostra attenzione su un sogno e poi tenendoci frenati nella capacità di realizzarlo.

Può farsi sentire facendoci vedere delle cose e facendoci credere che non sono per noi.

Può farsi sentire facendoci fare delle cose che, anche se sappiamo che ci fanno soffrire… (qui ritorniamo al gioco di equilibri interiori) non riusciamo a frenarci e le facciamo ugualmente… facendoci del male.fumatore-ok

 

 

 

 

Può farsi sentire mettendoci continuamente in situazioni difficili

Può farsi sentire manifestandosi in malattie (ma quasi sempre la malattia è un messaggio a lungo inascoltato).

Può farsi sentire in mille altri modi… ma sostanzialmente, ogni disagio che sentiamo dentro, è sempre dato dal nostro inconscio che ci sta chiedendo qualcosa da comprendere… o meglio… che ci chiede di comprendere lui delle cose che noi dobbiamo spiegargli.

Ma ritorniamo al gioco di equilibri.

funambolo

 

 

 

 

 

Adesso vi dico una cosa che ho scoperto da poco ma che ha già dato risultati incredibili…

se impari a sentire dentro di te queste forze che ti spingono avanti o indietro, se impari a sentire in ogni cosa che non riesci a fare, dove, in te, nel tuo corpo si creano tensioni volte al “non fare”, al non realizzare il sogno o il progetto, se riesci a sentire questa piccola forza interiore ma proprio a livello fisico, tu la puoi invertire.

Pensando a quella cosa e contemporaneamente sentendo le resistenze dentro di te, le puoi invertire proprio a livello sottile ma fisico… e quella cosa ti verrà facilmente, quasi spontaneamente…

ATTENZIONE PERO’!!!

stai forzando la mano e non è difficile trovarsi subito dopo, nel giro di poche ore o al massimo di qualche giorno, con un disagio fisico, un malessere, un qualcosa che ti farà stare male.

Tu, hai rotto i tuoi equilibri interiori.

Allora perchè te lo dico?

perchè confido nella tua saggezza e confido nel fatto che tu adesso lo farai consapevolmente ma solo per capire e per avere la prova concreta del fatto che… che la volontà di fare o non fare, è solo tua… e da qui in poi, comincerai a cercare di capire cosa in te ti chiede di non fare (adesso) questa cosa.

È un buon modo per prender fede nel fatto che la volontà di quel che ti accade è solo tua, certamente è tutta interiore, ma è tutta e solamente tua.

Sta a te utilizzare questa sottile alchimia per prender coscienza di tutto e cominciare a dirottare la tua attenzione dentro di te invece che all’esterno oppure… usarla per creare tutto quel che vuoi mentalmente senza ascoltarti dentro… ma con tutte le conseguenze che presto vedrai manifestarsi.

Ripeto, questo NON significa che non puoi realizzare i tuoi sogni, significa solo che prima di sollevare un peso in palestra (nella palestra della vita) devi imparare ad usare bene i tuoi muscoli e a capire quando e quanto mollare o tirare sennò ci resterai sotto a quel peso… devi imparare gli equilibri della vita, devi sentirli dentro di te, devi sentire la vita come scorre e ti coglie continuamente proprio nelle sue forze che in te… sono le tue forze sottili interiori.

A questo punto, quando avrai imparato a sentire dentro di te queste forze sottili interiori, tu avrai aperto le porte al tuo inconscio, alla tua anima, al tuo spirito… hai preparato il terreno per l’unificazione di tutte le tue forze interiori.

Sta a te ora decidere come utilizzare questa alchimia, ma non mi è difficile immaginare che la utilizzerai nel modo migliore per te e per tutti anche perchè, la velocità di manifestazione sarà impressionante quando avrai davvero imparato a “sentire”, a “sentirti dentro”.

Per questo post ringrazio Andrea Panatta che… mi ha illuminato davvero per mettere insieme i tasselli che avevo scoperto… ma non riuscivo ancora a vedere nel loro insieme. Giuseppe Lembo.

 

consiglio anche la lettura molto calma e attenta di questo illuminante post di

Andrea Panatta.

http://maghierranti.blogspot.it/2016/06/desiderio-di-avere-desiderio-di-non.html